ItaliaOggi, 16 marzo 2021
I record delle aste
Gli oggetti digitali da collezione non fungibili (Net) si vendono a peso d’oro sulla rete. Un mercato reso possibile dalla tecnologia blockchain che rende sicure le transazioni in valuta digitale, le criptomonete. È nata una nuova febbre mondiale degli oggetti digitali da collezionare.
La casa d’aste Christie’s ha organizzato questo mese la prima vendita online di una creazione dell’artista cripto Beeple, il cui originale esiste soltanto in Rete, che ha già superato 3,5 milioni di euro.
Una carta unica del miglior calciatore del mondo, Cristiano Ronaldo, venduta per 186mila euro; un video originale di un’impresa della star del basket americano LeBron James acquistata per 208 mila dollari (174,3 mila euro).
Da mesi gli oggetti da collezione digitali hanno riscosso un enorme successo tra gli appassionati di sport, arte e musica. Più precisamente, si tratta di «beni digitali non fungibili» (Nft), cioè significa che il bene digitale non è intercambiabile, che è collegato al suo proprietario come un biglietto aereo, ad esempio. A differenza del bitcoin o di altre criptovalute, un bene digitale non fungibile è raro, se non unico, il che lo rende così prezioso. Eppure alla base c’è la stessa tecnologia: la blockchain. Quest’ultima rivoluziona la nozione di scambio di valore nel mondo digitale. Le tecnologie blockchain hanno permesso di creare dei beni digitali unici, come identità, autenticità e tracciabilità, in maniera incontestabile. Hanno messo fine all’era del copia e incolla di internet che permette di replicare un file all’infinito.
Un venditore e un acquirente possono effettuare una vera transazione come nel mondo fisico reale con la garanzia per il nuovo proprietario che non esiste una copia identica di quanto acquistato. E se lo vuole può mettere il suo nuovo prezioso bene al sicuro in una cassaforte digitale.
Giovane e dinamico questo mercato è complicato da valutare con precisione, ma il suo sviluppo ha subito un’accelerazione negli ultimi mesi in maniera incontestabile. Secondo uno studio recente effettuato da Atelier Bnp Paribas, l’ammontare delle transazioni su questo mercato era, secondo le stime, di 250 milioni di dollari (209,5 milioni di euro) nel 2020, contro 63 milioni nel 2019. Il numero totale dei portafogli attivi che interagiscono con il Net (acquisto, vendita, possesso o utilizzo in una applicazione blockchain) è quasi raddoppiata in un anno arrivando a 222179 nel 2020. I primi Net risalgono al 2017 nell’universo del mondo virtuale e dei videogiochi. Un Net aggiunge una connessione emozionale che non ha il Bitcoin e un’altra criptomoneta. Grazie al loro carattere programmabile le carte, quelle più care, integrano anche dei privilegi associati che possono essere sbloccati nel mondo reale, come la possibilità di conversare con un giocatore o di avere dei posti Vip in uno stadio.