la Repubblica, 12 marzo 2021
Per la poetessa Amanda non si trova un traduttore
NEW YORK — «Profilo inadatto». Victor Obiols, 60 anni, poeta (e musicista) catalano, è stato scaricato così dalla casa editrice Univers di Barcellona, parte di Group Enciclopèdia, che pure, solo un mese fa, gli aveva affidato l’incarico di tradurre The Hill We Climb. Sì, il brano composto da Amanda Gorman, la più giovane “poetessa laureata” del Paese, 23 anni, scritto in occasione dell’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca e pieno di riferimenti all’attacco di Capitol Hill dello scorso 6 gennaio e alla sua esperienza di donna afroamericana. Il licenziamento del traduttore è il secondo caso del genere in Europa. Arriva infatti dopo le dimissioni della scrittrice olandese Marieke Lucas Rijneveld, che due settimane fa ha preferito abbandonare l’incarico affidatole dall’editore Meulenhoff per le troppe critiche sui social dove la si accusava, in pratica, di essere “troppo bianca” per comprendere appieno il messaggio culturale di Amanda.A chiedere la defenestrazione di Obiols – lo ha raccontato lui stesso durante un’intervista alla radio catalana RAC1 – è stata invece Viking Books, la casa editrice americana di Gorman, nonostante il lavoro fosse già stato consegnato. «Non hanno messo in dubbio la mia abilità ma la mia figura. Hanno detto di volere una donna, giovane, attivista e preferibilmente nera». Lo scrittore, celebre in patria per aver tradotto in catalano le opere di William Shakespeare e di Oscar Wilde ma anche libri di autori americani, non l’ha presa benissimo: «È una questione molto complicata, non può essere certo trattata con leggerezza», ha riconosciuto parlandone alla radio. «Ma se non posso tradurre una poetessa perché donna, giovane e afroamericana nel mio medesimo secolo, non posso neanche tradurre Omero giacché non sono un greco dell’ottavo secolo a.C. E nemmeno, Shakespeare non essendo un inglese del 16esimo secolo». Chiarendo poi meglio il suo pensiero su Twitter: «Per trovare in Catalogna una potenziale traduttrice donna e nera bisognerà puntare su qualche studiosa nata in Africa Occidentale. Niente da ridire, ma comunque culturalmente distante da un’autrice afroamericana nata a Los Angeles, laureata ad Harvard e con una carriera di modella davanti».Dall’altro lato dell’Europa, Marieke Lucas Rijneveld, 29 anni, pluripremiata autrice dell’acclamato romanzo Il disagio della sera che nel 2018 le ha fatto vincere il Man Booker International Prize, scrittrice dall’identità sessuale dichiaratamente “non-binaria”, ha reagito diversamente alle polemiche. Due settimane fa, dopo l’iniziale shock per il clamore scatenato dal suo coinvolgimento nella traduzione in olandese del poemetto – nonostante fosse stata scelta proprio da Gorman – ha fatto per prima un passo indietro spiegando: «Capisco chi si sente ferito. Mi ero dedicata a tradurre il lavoro di Amanda, accettando il compito gravoso di mantenere la sua forza, il suo tono e il suo stile. Tuttavia, me ne rendo conto, sono effettivamente nella posizione di pensare e sentire in modo diverso da lei». Poi, per placare le ulteriori polemiche ha dedicato addirittura una poesia, Everything inhabitable, sul caso, vero invito alla riflessione che si conclude più o meno così: «Sai quando non è il tuo posto/quando inginocchiarti davanti a una poesia che alti renderanno più abitabile/non per riluttanza/ non per sgomento/ma perché c’è tanta disuguaglianza/forse la tua mano non è ancora abbastanza forte/afferra la mano dell’altro per riconciliarti». E chissà se alle polemiche in versi risponderà anche Amanda.