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 2021  marzo 11 Giovedì calendario

I conti in rosso della Juventus

Un fallimento sportivo e un disastro economico. L’eliminazione in Champions costa cara alla Juventus tra immediato crollo del titolo in Borsa (-8%), mancati ricavi nella competizione più ricca (solo i quarti valevano 10,5 milioni di euro) e possibili effetti collaterali su sponsor e marketing. Un danno nel danno, visto che il bilancio del club è in profondo rosso anche per la crisi prodotta dal Covid: l’ultima semestrale al 31 dicembre 2020 ha visto raddoppiare le perdite con 113 milioni di passivo, mentre i ricavi sono scesi del 20% a 258 milioni e il patrimonio netto si è assottigliato da 239 a 125 milioni. La Champions non è solo gloria, ma un fiume di denaro che in caso di vittoria può garantire anche 130 milioni di premi Uefa.
La Juve in questi anni si era ben abituata, anche grazie ad un gettone di ingresso da 44,5 milioni tra qualificazione e ranking storico: così facendo ha potuto alzare il proprio monte ingaggi, che attualmente sfonda quota 236 milioni (lordi), e investire più di 400 milioni di euro per l’operazione Ronaldo. Sembrava il modo più facile e veloce per conquistare la coppa, dopo averla sfiorata nelle finali del 2015 e 2017, ma da quel momento i bianconeri hanno collezionato le uscite premature con Ajax, Lione e Porto. Non tornano i conti sul campo, figurarsi quelli economici. Questo flop, infatti, si trasforma in un problema serio per il futuro: i bianconeri incasseranno poco più di 83 milioni da questa edizione, un po’ meno dello scorso anno quando furono 86,4, ma hanno perso un potenziale tesoro da 30-40 milioni e i costi nel frattempo non sono diminuiti. Per questo i campioni d’Italia devono valutare come agire: alzare i ricavi attualmente è impossibile, visto che lo Stadium resta chiuso, e allora non sono esclusi sacrifici eccellenti. Nell’ultima relazione semestrale si sottolineavano possibili «operazioni di cessione di diritti alle prestazioni sportive di calciatori» per fare cassa e attorno al destino di CR7, il pezzo più pregiato e caro che ha ancora un anno di contratto, ruotano molti dei ragionamenti di queste ore. In attesa di capire come e quanto sarà profonda la rifondazione juventina, alla Continassa regna il silenzio. Nessun dirigente o giocatore ha parlato o anche solo pubblicato un messaggio sui social dopo la seconda eliminazione consecutiva agli ottavi, mentre Pirlo deve lavorare per evitare pericolosi contraccolpi a tutti i livelli. C’è uno scudetto da rincorrere, oltre ad una zona Champions da blindare: questione di prestigio, ma anche economica nel momento più delicato e incerto.