Prisencolinensinainciusol e un gruppo di amici nel ruolo di studenti. «Perché l’ho scelta? Perché Celentano è una rockstar e ho a cuore la scuola», ride Madame, all’anagrafe Francesca Calearo, 19 anni da Creazzo, in provincia di Vicenza, la più giovane del festival (scuderia Sugar che scopre talenti).
Rapper ispirata, un fenomeno che con Voce , il brano in gara, è seconda su Spotify dopo Fedez e Michielin, e nella top 100 di Apple Music. In radio è prima con Il mio amico insieme a Fabri Fibra. «Ho iniziato a 14 anni», racconta, «un po’ tardi rispetto ad altri artisti. Mi piaceva scrivere e cantare; nella scuola di Gambugliano mi esibivo da solista.
C’erano genitori che si complimentavano prima con me che coi figli».
Quindi ha deciso che avrebbe fatto la cantante.
«Ho scoperto il rap su Mtv, c’era Emis Killa con Parole di ghiaccio . Ma non ero decisa. Un giorno volevo fare quella che porta i malati in ambulanza, un altro la dottoressa, quell’altro l’insegnante. Sono passata per Justin Bieber scoperto attraverso mia cugina. A 14 anni in età puberale avevo una voce brutta, stranissima, bassa. Pensavo che non avrei mai potuto fare la cantante, mi piazzavano tra i maschi e le femminucce nel coro delle medie, non sapevano dove mettermi».
Poi però è arrivato il rap.
«In seconda superiore mi sono detta: voglio scrivere. Finché un giorno sono andata in studio e ho portato Anna e Sciccherie ».
Come ha scelto il nome Madame?
«A scuola, a ricreazione, con una mia compagna abbiamo usato un generatore di nomi per drag queen: sono usciti Pinky girl pink e Madame wild, che mi è piaciuto. Ma ho tolto Wild, mi sembrava infantile».
In "Sciccherie" canta: "Mentre metto cose per sembrare quelle un po’ più fighe": lo ha fatto?
«Sì, lo fanno tutti. Nessuno è puro, siamo macchiati dall’idea di voler essere qualcosa che non riusciamo a essere e non siamo».
Ronaldo postò il brano sui suoi social.
«Mi colpì molto. Adoro il calcio, so anche giocare abbastanza bene.
Sono stati i giornali il problema, nel senso che se me l’avesse detto in un orecchio sarei stata più contenta.
Sono una che crede nella giustizia e nella meritocrazia: la canzone non ha avuto successo grazie a Ronaldo».
Usa molte metafore sessuali.
Che rapporto ha con il pudore?
«Altalenante. Davanti a una persona che stimi sei meno sfacciato, mentre di solito il mio rapporto col pudore è minimo. Siamo tutti dotati di organi genitali e facciamo sesso; il pudore estremo lo associo a una chiusura mentale».
Gender fluid: che vuol dire per lei?
«Io sono bisessuale, sono attratta sia da uomini che da donne. Sono una ragazza che sceglie, a seconda di come si sente, di avere un portamento. Lo vivo con normalità, non sento il bisogno di aderire a movimenti».
Perché si è esibita a piedi nudi?
«Per comodità. Amadeus mi ha detto di cantare come se fossi in camera mia. E io a casa sto a piedi nudi».
Il cardinale Gianfranco Ravasi, attento ai testi di Sanremo, ha twittato un verso di "Voce": "Sarà la voce ad essere l’unica cosa più viva di me". Che ha provato?
«Mi ha molto colpito. I miei sono credenti, io ho creduto per buona parte della mia vita. Il testo si può leggere in modo spirituale, Dio è rappresentato come il Verbo».
Sua madre l’ha accompagnata a Sanremo?
«Sì, lei è un porto sicuro, ho bisogno di sentirmi a casa. Il discografico è il mio miglior amico, qui ci sono la mia migliore amica e anche il mio cane».
La scuola come va?
«Ho la maturità quest’anno. Faccio Sanremo e poi vediamo».
Si considera una ribelle?
«A volte sì, altre no. Ma ho bisogno di regole, non me le so dare».
Sa che per avere diciannove anni è molto più matura della sua età?
«Forse perché sono cresciuta con genitori adulti, mamma ha 42 anni più di me. Sono una vecchia di merda. Non auguro a nessuno di essere mia madre».