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 2021  marzo 03 Mercoledì calendario

Propaganda live, l’unica egemonia rimasta alla sinistra è quella del comico

Tra le poche cose godibili della tetra telepandemia in corso c’è Propaganda Live, il programma di Diego Bianchi, alias Zoro, cresciuto come un cactus nel deserto: punge e fa sorridere nell’unico modo possibile, di riso amaro. Dietro la facciata da centro sociale ci sono solide basi: un cast di ospiti fissi che non devono fingere di essere amici perché lo sono davvero, ognuno ha il suo ruolo e ognuno improvvisa nello spirito della “jazz television” inventata da Renzo Arbore. Propaganda Live è l’unico talk a non prendere sul serio gli altri ma nemmeno se stesso perché può sfruttare una miniera inesauribile, il rovinoso declino di un impero, quello della fu egemonia culturale della sinistra. Oggi l’unica egemonia rimasta alla sinistra è quella del comico.
Ultimo caso, il j’accuse di Nicola Zingaretti contro la chiusura di uno degli svariati programmi di Barbara D’Urso su Canale5: (“Avvicina la politica alla gente. Ce n’è bisogno!”). Con un colpo in puro stile “Arbore de sinistra”, Zoro ha mandato in onda un fake in cui Enrico Berlinguer disquisiva con D’Urso sull’omosessualità di Gabriel Garko; quindi si è collegato con il vero Michele Serra, uno che piuttosto di andare ospite a Non è la D’Urso si farebbe impalare sulla pubblica piazza di Capalbio. «Forse Zingaretti non sa chi è la D’Urso», ha tentato la difesa d’ufficio il (giustamente) venerato maestro della satira di sinistra. «Veramente c’è andato ospite tre settimane fa», gli ha detto Zoro, senza aggiungere, forse per pietà, che era l’ultima ospitata di una lunga serie. Ne è nato un attimo di esilarante tristezza, breve e indimenticabile quanto un’eclissi di sole. Questo riso amaro è l’asso, anzi, il coltello nella manica di Propaganda Live, momenti di verità e sofferenza perché senza l’una non c’è l’altra. Sono passati 23 anni da quando Nanni Moretti gridava «D’Alema dì una cosa di sinistra! Dì qualcosa!».
Adesso bisogna implorare Zingaretti di non dire niente.