ItaliaOggi, 3 marzo 2021
A Lione, mensa vegetariana per le primarie
È bastato poco per trasformare in un caso nazionale la polemica sui menù vegetariani nelle mense scolastiche delle scuole primarie a Lione. L’iniziativa dei menù senza carne non è piaciuta ad alcuni rappresentanti del governo e neppure agli allevatori che hanno annunciato una manifestazione in programma per lunedì.
Tutto è cominciato il 22 febbraio, alla ripresa dell’attività scolastica in presenza. Il sindaco ecologista di Lione ha spiegato che la decisione è legata al protocollo sanitario delle mense scolastiche, ma per diversi membri del governo si tratta di una «ideologia scandalosa». «Un insulto inaccettabile agli allevatori e ai macellai francesi», secondo il ministro dell’interno che ha affermato che gli ecologisti così facendo privano i bambini delle classi popolari della possibilità di mangiare la carne che spesso si possono concedere proprio soltanto alla mensa della scuola. E fanno questo, ha aggiunto, «in nome di una politica moralista e elitaria».
Prima della crisi sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19, gli alunni delle scuole primarie di Lione alla mensa potevano scegliere, tra i piatti principali, uno a base di carne e uno di pesce, ma la metà degli alunni non preferiva la carne per gusto, abitudine o precetto religioso. Dunque, si difende il comune, l’unico modo di far mangiare un piatto caldo a tutti i bambini delle scuole è quello di proporre un piatto senza carne, ma con proteine animali come il pesce o le uova, conforme alle esigenze nutrizionali. Dall’opposizione si è lasciato intendere che il sindaco di Lione avrebbe preparato menù esclusivamente vegetariani in previsione del rinnovo, nel 2022, del contratto di ristorazione scolastica.