Corriere della Sera, 3 marzo 2021
I casi di Casalino e De Girolamo in tv
Com’è possibile che Rocco Casalino, con un libro piagnucoloso e scritto alla bell’e meglio, abbia superato Bruno Vespa nel giro delle sette chiese tv per promuoverlo? Ovviamente Casalino non viene invitato in quanto scrittore ma come ex portavoce del premier, come Homo novus. L’uscita del libro è stata di una tempistica quasi sospetta e Rocco ha saputo approfittarne alla grande, compiendo quell’ultimo salto che gli restava dai tempi del GF: diventare personaggio. Un po’ come è successo, in piccolo, a Nunzia De Girolamo, che infatti lo ha ospitato come fosse un vecchio sodale.
Perché tutti i programmi tv – dico tutti, salvo il Meteo e Protestantesimo – hanno sentito il bisogno di invitarlo? Da un recente sondaggio (anche Rocco cita sempre i sondaggi), ho scoperto che i programmi che hanno ospitato l’ex portavoce e futuro braccio destro di Giuseppe Conte si dividono in tre categorie.
Alcuni talk devono a Casalino riconoscenza: era lui che selezionava le trasmissioni «amiche» e inviava loro i grillini di turno. Adesso si scopre che Rocco aveva un fittissimo scambio di messaggi con tutti i media e non si muoveva foglia che… Altri programmi, per stessa ammissione dell’invitato, si «sono tolti alcuni sassolini dalle scarpe». Rocco è andato a «Piazzapulita» e ha dovuto sorbirsi le lamentele di Corrado Formigli per i tanti no ricevuti. Come fumo negli occhi, Rocco vedeva dappertutto «forzature giornalistiche».
La terza categoria, infine, è la più preoccupante perché ci troviamo di fronte a una vera e propria sindrome di Stoccolma, quello stato di dipendenza psicologico-affettiva che si verifica dopo aver patito episodi di violenza, verbale o psicologica. Ebbene, molti conduttori, dopo aver subito i maltrattamenti di Rocco, le sue intemperanze, adesso lo invitano per cercare di instaurare un sentimento «positivo» nei confronti dell’ex vessatore. E così la casalinata scala le classifiche.