Corriere della Sera, 27 febbraio 2021
confessioni di un principe autoesiliato
Londra Altro che insofferenza ai doveri reali. Il principe Harry è scappato in California con Meghan perché la «velenosa» stampa britannica gli stava «distruggendo la salute mentale»: è il clamoroso attacco sferrato dal figlio di Diana contro i media nel corso di un’intervista senza freni andata in onda l’altra notte sulla tv americana.
Uno show del tutto inaspettato e alquanto bizzarro, per forme e contenuti. Il colloquio con James Corden, il popolare conduttore Usa, si è svolto in gran parte a bordo di un autobus scoperto in giro per Los Angeles: e Harry a un certo punto ha pure «rappato» sulle note della sigla de «Il principe di Bel Air», la serie tv degli anni ‘90 con Will Smith.
È stata un’uscita pubblica a sorpresa che in qualche modo ha «bruciato» la stra-annunciata intervista tv di Meghan e Harry con Oprah Winfrey, la regina dei talk show Usa, che è stata già registrata e andrà in onda il 7 marzo: una confessione senza rete rispetto alla quale alla Royal Family è stato già consigliato di «nascondersi dietro il divano».
E l’assaggio che si è avuto l’altra notte conferma che i duchi di Sussex non hanno più inibizioni. Harry ha negato che la loro sia stata una fuga: «Ho fatto un passo indietro, non sono scappato. Era un ambiente davvero difficile e ho fatto quello che ogni padre o marito avrebbe fatto. E ho pensato: ‘Come tiro fuori la mia famiglia di lì?».
Harry ha rivelato anche che ha avuto più volte delle video-chiamate su Zoom con la regina e il principe Filippo (che a quanto pare sono a loro agio con le nuove tecnologie) e che la sovrana ha regalato a suo figlio Archie una macchinetta per fare le cialde.
Il principe ha poi raccontato che il piccolo lo fa morire dal ridere e che la sua prima parola è stata «coccodrillo». Dopo di che James Corden ha fatto una videochiamata a Meghan dalla quale è venuto fuori che lei chiama il marito «Haz» e che lui si rivolge a lei con «Meg».
Non sono mancati però i momenti di imbarazzo. Come quando Harry ha ammesso di aver guardato la serie tv «The Crown», ma è stato costretto a difendere Netflix, che l’ha prodotta, dalle accuse di inesattezza storica: dopo tutto, i Sussex hanno concluso un contratto da 100 milioni proprio con Netflix per produrre documentari. E così Harry ha sostenuto che la serie «non è strettamente accurata, ma dà un’idea di quel tipo di vita e delle pressioni che derivano dal mettere il dovere e il servizio al di sopra di ogni altra cosa».
E a questo proposito va ricordato che i duchi di Sussex sono stati appena privati di ogni ruolo pubblico nella famiglia reale: una decisione alla quale hanno reagito con un comunicato insultante nei confronti della regina, alla quale hanno avuto l’ardire di replicare che «il servizio è universale». E anche nell’intervista Harry sostiene che «la mia vita è un pubblico servizio, quindi dovunque mi trovo nel mondo sarà la stessa cosa». Anche se non si capisce come rientri nell’idea di servizio pubblico la decisione di lanciarsi in tutta una serie di lucrose attività commerciali Oltreoceano.
Pure la tempistica di questa uscita tv è stata criticata. Giovedì sera la regina ha fatto un intervento sensazionale, parlando in pubblico della necessità di farsi vaccinare senza esitazioni: ma l’intervista di Harry poche ore dopo ha rischiato di offuscarne le parole. Fonti di Buckingham Palace hanno ricordato che quando parla Elisabetta ci dovrebbe essere «campo libero»: dunque un’ennesima scorrettezza nei suoi confronti.