Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  febbraio 23 Martedì calendario

Russia, nuova rotta verso la Cina

La rotta del Mare del Nord (Nsr) sta diventando sempre più strategica per la Russia: per la prima volta nella storia una grande metaniera ha attraversato l’Artico russo in febbraio, dimostrando che anche il settore orientale della rotta è percorribile nei mesi più freddi. Tradizionalmente, infatti, la navigazione di lungo transito in questo segmento della Nsr termina a novembre e riprende solo a luglio. Ma la Christophe de Margerie nei giorni scorsi ha aperto una nuova pagina delle rotte commerciali nordiche, concludendo il suo viaggio sperimentale di andata e ritorno dal porto russo di Sabetta, affacciato nel Golfo di Ob, tra le penisole di Gyda e di Yamal, e quello cinese di Jiangsu.Questo vettore per il trasporto di gas naturale liquefatto, lungo 299 metri, fa parte della compagnia di navigazione Sovcomflot e del suo partner Rosatom.
«Il viaggio della Christophe de Margerie espande in modo significativo la finestra di navigazione nel settore orientale dell’Artico russo e conferma che la navigazione sicura tutto l’anno è possibile lungo l’intera lunghezza della rotta del Mare del Nord», ha affermato l’amministratore delegato di Sovcomflot, Igor Tonkovidov, che nei giorni scorsi ha aggiornato il governo russo sull’esito positivo di questo test, relazionando al vicepremier Yury Trutnev.
La grande nave metaniera ha iniziato il suo viaggio il 5 gennaio scorso nel porto di Sabetta, ha completato il suo passaggio verso Est, seguendo la rotta del Mare del Nord, in 11 giorni e 10 ore, navigando per 2.500 miglia nautiche senza l’assistenza di un rompighiaccio. Il 27 gennaio ha poi scaricato il gas a Jiangsu ed è ripartita per l’Artico. A Capo Dezhnev, nello stretto di Bering, l’imbarcazione comandata da Sergey Gen ha incontrato il rompighiaccio nucleare 50 Let Pobedy che ha scortato la metaniera nuovamente verso la penisola di Yamal.
«La rotta del Mare del Nord è una via di trasporto di grande importanza per la Russia», ha ribadito Trutnev, «l’utilizzo dell’Nsr consente di ridurre di oltre un terzo il tempo di viaggio dall’Europa all’Asia via mare. Nel 2020, quasi 33 milioni di tonnellate di merci sono state trasportate lungo la rotta del Mare del Nord, di cui oltre 18 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto. Negli ultimi cinque anni, il traffico merci lungo la rotta è quasi quintuplicato, ma in realtà il percorso può gestire molto di più. Il traffico merci lungo la rotta del Mare del Nord dovrebbe aumentare fino a 80 milioni di tonnellate all’anno entro il 2024. Un modo per raggiungere l’obiettivo è espandere il periodo di navigazione artica».
Il comandante della Christophe de Margerie ha spiegato che le condizioni del ghiaccio incontrate lungo il percorso sono state «impegnative, anche se entro i parametri previsti». I problemi maggiori si sono riscontrati nel Mare di Chukchi e nel Mar della Siberia Orientale, dove la pressione del ghiaccio è stata notevole e la nave ha dovuto procedere a poppa per attraversare lo strato gelato che in alcuni punti può arrivare ad uno spessore di due metri e superare i cumuli di ghiaccio.