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 2021  febbraio 21 Domenica calendario

Obiettivo: diecimila passi al giorno

Il dottor Giuseppe Parodi, 62 anni, è responsabile della Medicina dello Sport e del Centro di Esercizio-Terapia dell’Asl di Torino, insegna all’Università e ha scritto con l’olimpionico della marcia Maurizio Damilano il libro "Più magri camminando" sul fitwalking,la camminata veloce. Dunque è un esperto in materia.
Dottor Parodi, i 10 mila passi al giorno sono solo una moda o fanno bene davvero?
«Fanno bene a tutti, compatibilmente alla presenza di eventuali problematiche cliniche».
A quale andatura farli?
«Più forte si va e maggiori sono spesa energetica e benefici».
Tecniche particolari nel movimento o nella postura?
«Io sono un sostenitore del fitwalking, cioè la camminata a 7-9 km orari, che richiede una tecnica corretta. È sempre meglio camminare "bene", pur mantenendo il proprio stile. E stare attenti quando lo si fa magari con le borse della spesa».
Mattino, pomeriggio o sera?
«Non mi preoccuperei, l’importante è farlo. Con la nostra vita frenetica è già difficile trovare il tempo per camminare».
A digiuno o dopo mangiato?
«Dipende dall’intensità dei passi: se moderata non ci sono problemi, se è veloce meglio almeno due ore dopo i pasti».
È utile un elettrocardiogramma preventivo?
«Non è indispensabile, non si tratta di uno sport agonistico».
E un cardiofrequenzimetro?
«Può essere stimolante, perché dal battito cardiaco si intuiscono le proprie condizioni e i miglioramenti col tempo. E in caso di aritmie può essere un campanello d’allarme».
Camminare serve a smascherare eventuali patologie?
«Certo. Se si avvertono dispnea, tachicardia o eccessivo affaticamento è bene rivolgersi al proprio medico curante».
Sono importanti calzature, indumenti, idratazione nell’esercizio o altri accorgimenti?
«Senza essere maniacali, almeno le scarpe vanno scelte con cura: morbide, leggere, elastiche soprattutto nella parte anteriore e un po’ ammortizzate. Le scarpe di cuoio duro che magari si usano in ufficio non sono l’ideale. Banditi i tacchi».
Meglio 10 mila passi proprio tutti i giorni o magari 20 mila ma a giorni alterni?
«L’ideale è fare almeno 150 minuti alla settimana di attività fisica moderata. Ed è meglio comunque non fare più di 2-3 giorni consecutivi di stop».
Anche ai giovani possono bastare 10 mila passi al giorno?
«Fanno bene sempre, ma dai 5 ai 18 anni è opportuno aggiungere un’attività ginnica più impegnativa per migliorare l’efficienza muscolare generale».
Diecimila passi e fitwalking: sono simili o diversi?
«Sono esercizi affini, ma il fw è più tecnico, si basa su una camminata corretta e veloce, con maggiore dispendio energetico e più benefici fisici».
Quali patologie si possono prevenire camminando?
«Ipertensione arteriosa, diabete mellito, ipercolesterolemia, patologie coronariche e quindi anche l’infarto miocardico».
Con i 10 mila passi si riesce anche a dimagrire?
«L’equilibrio è sempre tra calorie introdotte, con l’alimentazione, e bruciate, con l’attività fisica. Più si cammina, più alta è l’andatura e maggiore è il dispendio di calorie».
Camminare fa bene solo al fisico o anche alla mente?
«Ha grandi effetti benefici anche sull’umore, sulla capacità di apprendimento, sulla memoria e negli stati d’ansia».
Dottore, sia sincero: ma lei li fa 10 mila passi al giorno?
«Anche di più, lasciando l’auto in garage, scendendo una fermata prima dal bus e così via. Camminare è un toccasana»