La Gazzetta dello Sport, 20 febbraio 2021
Yuki Tsunoda, primo pilota di F1 nato nel 2000
È l’ora dei “Millennials”. Sono cresciuti con Internet, gli smartphone, i videogame e i social media. Ma c’è qualcuno che se la cava bene anche al volante, oltre che alla console. Yuki Tsunoda, giapponese, è nato l’11 maggio del 2000 e sarà il pilota più giovane al via del Mondiale di F.1 che scatta il 28 marzo in Bahrain. Con i suoi 20 anni, batte di poco gli altri debuttanti Mick Schumacher e Nikita Mazepin (21). La corsa alla precocità è una costante di questa epoca, tanto che l’età media si era abbassata grazie a piloti come Max Verstappen, Lance Stroll, Charles Leclerc, George Russell, Lando Norris, e l’ultima generazione conferma la tendenza. Anche se il record di Verstappen, che nel 2015 esordì sulla Toro Rosso a 17 anni e 166 giorni, resta imbattibile (da allora la Federazione ha imposto un’età minima di 18 anni).
Regalo Honda
La curiosità, intorno a Tsunoda, non è legata però solo a ragioni anagrafiche. Yuki riporta il Sol Levante nei GP. È il diciottesimo pilota giapponese in F.1. I primi ad apparire, nella gara di casa di Suzuka, furono Hiroshi Fushida (1975) e Kazuyoshi Hoshino (1976), poi Satoru Nakajima venne ingaggiato a tempo pieno dalla Lotus-Honda accanto ad Ayrton Senna (1987) diventando un eroe in patria come il wrestler Antonio Inoki, tanto da dare il nome perfino a un videogioco. In seguito è toccato ad Aguri Suzuki, il primo a conquistare un podio con la Larrousse-Lamborghini proprio a Suzuka, nell’edizione del 1990 celebre per lo scontro fra Senna e Prost. Fino alla generazione di Takuma Sato (2002) e Kamui Kobayashi (2009-2014), dotati di maggiore talento, tanto da trionfare in seguito a Indy e nel Wec. Le qualità di Tsunoda sembrano superiori. È stata la Honda, già “sponsor” di Nakajima e Sato, a volere il ragazzo giapponese sull’AlphaTauri, squadra satellite della Red Bull, prezzo politico per la doppia fornitura delle power unit ai due team. Il colosso di Tokyo si ritirerà a fine 2021, dando i motori in gestione a Helmut Marko e soci, così ha colto l’occasione per lanciare il suo pupillo.
Coppia veloce
La promozione è meritata. Tsunoda, cresciuto alla scuola piloti della Honda a Suzuka e nel programma Honda Formula Dream Project, ha cominciato a correre in Giappone nella F.4, centrando il titolo nel 2018 con 7 vittorie. Poi, entrato nel vivaio Red Bull, è sbarcato in Europa per gareggiare in F.3 nel 2019 (notevole la sua vittoria Monza) e in F.2 nel 2020, finendo terzo alle spalle di Schumi jr e di Ilott con 3 successi. «Vorrei essere il primo giapponese a vincere in F.1 – dice Tsunoda —. Però devo prima imparare. L’obiettivo, quest’anno, sono i punti e magari un podio. Mi sono allenato in palestra tutti i giorni, per rinforzare i muscoli del collo, con l’aiuto di un allenatore giapponese, e penso già ai test in Bahrain. Non sarà facile, con un compagno veloce come Pierre Gasly, ma spingerò dall’inizio». La nuova AlphaTauri AT02, legata alla linea di abbigliamento premium della Red Bull, è stata svelata ieri nello “showroom” di Salisburgo, ma la versione definitiva si vedrà solo nei test di metà marzo (inediti il muso e la sospensione anteriore). Gasly, vincitore nel 2020 a Monza, fa crescere la curiosità: «Gli ingegneri hanno trovato un paio di soluzioni interessanti...». Intanto la livrea è degna del Concorso d’eleganza di Villa d’Este. E Tsunoda sogna di diventare il prossimo eroe nazionale.