Il Sole 24 Ore, 18 febbraio 2021
Olio d’oliva, Italia al terzo posto
L’Italia scende al terzo posto nella classifica della produzione mondiale di olio extravergine d’oliva, superata dalla Grecia che dovrebbe chiudere la campagna 2020/2021 intorno alle 265 mila tonnellate. Due paesi che si collocano dietro la Spagna, che rimane saldamente in pole position con 1,6 milioni di tonnellate secondo le stime di Italia olivicola sui dati forniti dalla Commissione Europea.
L’Italia perde il secondo posto con meno di 250 mila tonnellate di extravergine, a causa del netto calo produttivo registrato nelle regioni olivicole più importanti, come Puglia, Calabria e Sicilia. I consumi nazionali, nell’anno segnato dalla pandemia, crescono di quasi il 6%; positiva anche la bilancia commerciale con un aumento delle esportazioni del 3,3% e una riduzione delle importazioni del 9,2%.
«È arrivato il momento di rinnovare l’olivicoltura nazionale che deve aprirsi a modelli innovativi e sostenibili in grado di garantire un futuro sereno – spiega il presidente di Italia olivicola, Fabrizio Pini – e in tal senso, contiamo sull’impegno del neoministro Patuanelli chiamato a lavorare su un piano strategico olivicolo nazionale utile a recuperare il gap con gli altri Paesi e indicare quale strada dovremo percorrere per aumentare la produzione, conservare la qualità e mantenere la competitività».
Secondo la Commissione l’Europa ha registrato un +15,6% nelle esportazioni verso i paesi extraeuropei fra ottobre 2019 e settembre 2020, in particolare verso Australia (+37,5%), Brasile (+31%) e Canada (+28,1%).