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 2021  febbraio 18 Giovedì calendario

A Oslo si scia nei parchi

Camion carichi di neve artificiale fanno la spola tra le colline circostanti Oslo e i parchi della città. L’obiettivo è trasformare quattro aree verdi, tra cui anche quella di Palazzo reale, in piste da sci: tra i fiocchi bianchi che quest’anno non cadono e le restrizioni legate al Covid-19, la passione dei norvegesi per lo sport invernale rischia di essere messa in discussione. Così le autorità municipali della capitale hanno pensato di rinvigorire la passione per lo sport tanto amato dai cittadini attrezzando delle vere e proprie piste da sci nel centro urbano.Nei parchi si stanno realizzando piste da fondo, montagnole artificiali dove fare snowboard, pendii dove lanciarsi con lo slittino e così, grazie al tocco artificiale e al lavoro degli addetti del comune, il paesaggio invernale sta prendendo forma, calamitando l’attenzione degli appassionati di tutte le età: i norvegesi, si sa, nascono con gli sci ai piedi e solitamente coltivano questa passione per tutta la vita.
«Per tre mesi abbiamo avuto restrizioni molto rigide, ma ora possiamo ancora uscire a Oslo», ha spiegato all’Agenzia France Presse il consigliere comunale Omar Samy Gamal, «Dato che non abbiamo avuto molta neve quest’inverno, stiamo facendo il possibile per portarla in città, a disposizione della gente».
Quando all’inizio di gennaio c’è stata la prima vera nevicata della stagione, lunghe code di automobili si sono formate in direzione della marka, le colline boscose fuori Oslo, popolari tra gli abitanti della città che amano sciare. Le autorità municipali vogliono evitare pericolosi assembramenti, nelle piste ma soprattutto nei mezzi pubblici che portano a questi luoghi. Da qui l’idea di trasformare i parchi urbani, dove è più facile garantire il distanziamento e soprattutto controllare. «È estremamente importante mantenere le persone attive senza che tutti debbano prendere lo stesso treno per lasciare la città», ha detto Miriam Heen Skotland, una psicologa di Oslo che ha iniziato a praticare lo sci di fondo nel parco Voldslokka.
A parte l’emergenza Covid, però, l’iniziativa rende evidente anche gli effetti del cambiamento climatico e di come gli inverni si siano riscaldati anche al Nord. Secondo l’Istituto meteorologico norvegese Oslo, negli ultimi trenta anni, ha perso 21 giorni invernali e ne potrebbe perdere altri 26 entro il 2050.
«Quando ero giovane, non era difficile prevedere il tempo in inverno: faceva spesso freddo e di solito c’era molta neve» ha detto a gennaio il ministro dell’istruzione norvegese, Guri Melby, «ma per Natale di quest’anno non ero sicura di dover comprare una slitta ai miei figli, perché gli inverni al giorno d’oggi sono molto più miti con molti meno pupazzi di neve e giornate in cui poter sciare».
La lotta al riscaldamento climatico e l’iniziativa con la neve artificiale trasportata su grossi camion potrebbe sembrare in controtendenza e far sobbalzare Greta Thunberg, però il municipio di Oslo spiega che i mezzi pesanti sono alimentati a biodiesel, un olio vegetale idrotrattato che garantirebbe emissioni zero per il trasporto della neve. Con i parchi cittadini trasformati in piste da sci, poi, si evitano gli spostamenti in auto delle persone verso le colline circostanti la capitale.