il Fatto Quotidiano, 17 febbraio 2021
Elenchi telefonici. Non si ricevono più da anni ma si continua a pagarli
Ho un problema che non riesco a risolvere. Non ho mai fatto la disdetta dell’elenco telefonico, ma da circa sei anni non lo ricevo più. Due anni fa ho scritto una lettera alla Telecom senza ricevere né risposta né elenco. Però in bolletta ogni anno mi viene addebitato l’importo per l’elenco che non ricevo. Per sapere: sono l’unico fessacchiotto? In fondo sono solo 3 euro e 90 centesimi. Ma se invece i truffati sono migliaia di persone, allora secondo me la cosa va smascherata, perché non è possibile che i soliti “furbi” vincano sempre.
Alberto De Infanti
Gentile De Infanti, il costo degli elenchi telefonici è quello che da anni “il Fatto” denuncia tra i balzelli nascosti che vengono messi in bolletta come le attivazioni, la chat erotica, il servizio “richiamami” o la segreteria telefonica. Per cui ci si ritrova addebiti fino a quando non se ne richiede la cancellazione. Si tratta della consegna delle Pagine Bianche, stampate e distribuite da Italiaonline, ex Seat Pagine Gialle. Non solo è uno strumento che, tra web e smartphone, non si usa più. Ma quasi nessuno riceve più elenchi. Gli ultimi avvistamenti risalgono ad anni fa, quando pile di tomi venivano lasciati nell’androne dei palazzi. Fino al 2012 la spedizione degli elenchi rientrava nei servizi universali di “pubblica utilità” come le comunicazioni postali o la fornitura di energia elettrica. Poi, però, è stata esclusa dagli obblighi. Ma questo non è bastato e gli addebiti degli elenchi continuano ad arrivare ai clienti di Tim e WindTre che ogni anno, a gennaio, addebitano rispettivamente 3,90 euro e 2,54 euro (Iva inclusa) per “consegna elenchi telefonici”. Gli altri gestori hanno smesso di farlo nel 2016 dopo che il caso è arrivato sul tavolo dell’Antitrust che ha sanzionato Wind. Come “il Fatto” ha avuto modo di denunciare, Tim in questa storia fa la parte del leone con oltre 10 milioni di linee fisse. I gestori coinvolti, dal canto loro, spiegano e riportano correttamente sui loro siti Internet che è possibile rinunciare gratuitamente in qualsiasi momento al servizio di consegna degli elenchi telefonici chiamando il servizio clienti. Purtroppo la vita del consumatore è lastricata di queste situazioni e per evitare di sentirsi “fessacchiotti” bisogna sempre leggere bene le fatture di tutte le utenze.
Patrizia De Rubertis