Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  febbraio 17 Mercoledì calendario

Il caso Gina Carano, licenziata da Hollywood per aver detto una sciocchezza

Alla fine il woke-mob ha convinto la Disney a licenziare Gina Carano e a metterla nella lista nera, quella degli attori che non troveranno più un lavoro a Hollywood. Un’altra vita rovinata. Quella di un’attrice che a fatica, grazie alla serie The Mandalorian, era riuscita a uscire dalla depressione causata dalla fine traumatica della sua carriera nelle Mma (la lega delle arti marziali libere). Bravo! Si direbbe in America. Complimenti vivissimi a quei guerrieri da tastiera che nella tranquillità dell’isolamento forzato di chi nella pandemia ha lo stipendio assicurato e trova sempre il tempo per ordinare cibo biologico per cani decide di sentirsi offeso dalle opinioni altrui.
Carano ha sbagliato e, francamente, molti suoi post cospiratori e bigotti non meritano di essere difesi. Si può dire che se la sia cercata, ma tutto ciò giustifica l’epurazione dal mondo dello spettacolo? Guardiamo al motivo scatenante, il casus belli. La ragione addotta per elevare il marchio d’infamia da Kathleen Kennedy, Ceo di Lucasfilm, è uno sciocco commento in cui l’attrice comparava l’ostilità nei confronti dei Repubblicani con la persecuzione degli ebrei nella Germania nazista.
Chi ha un minimo di conoscenza storica sa che non è possibile sostenere questo paragone che è certamente offensivo. Gli ebrei vennero uccisi per ciò che erano e non stigmatizzati per ciò che pensavano. Ma in quelle parole c’è anche una verità: l’antisemitismo nasce sempre dal basso e tramite la manipolazione, a destra come a sinistra. Maldestramente, Carano ha cercato di mettere in luce come fossero proprio dei comuni cittadini, manipolati dal nazismo, a compiere atti di violenza nei confronti del popolo ebraico. Il messaggio è stato etichettato come antisemita e questo è bastato agli inquisitori della Female Force di Darth Kennedy per licenziarla.
Davvero ironico però che la rebel shocktrooper sia caduta per antisemitismo proprio nello Stato della California. Uno stato dove esiste l’antisemitismo buono e quello cattivo e dove si può tranquillamente dire che Israele non ha diritto di esistere. Uno stato dove è stato approvato un curriculum per i presto obbligatori Studi Etnici che ha escluso fin dall’inizio la voce della comunità ebraica, sposando solo il punto di vista palestinese, e sostiene che gli ebrei usino la Shoah come scusa per raccogliere soldi per il sionismo nella potente lobby ebraica americana. Insomma, un collage di stereotipi che imbarazzerebbe Goebbels, ma che oggi nell’incubo dell’America woke è Social Justice. Carano ci ha rimesso il posto di lavoro, ma a tanti altri l’antisemitismo porterà dei vantaggi.