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 2021  febbraio 13 Sabato calendario

Il matrimonio-focolaio di Tarantini

Il matrimonio, in un hotel di Roma, non ha avuto risonanza mediatica. Ma dei suoi effetti, a Bari, chiacchierano in tanti da giorni. E, da ieri, anche fuori dalla Puglia, dopo che il Tg Norba ha rivelato che alcuni tra gli invitati alla festa di nozze di Gianpaolo Tarantini – il «Gianpi» diventato famoso per le cene con escort organizzate nelle residenze di Silvio Berlusconi e finite al centro di inchieste giudiziarie dal 2008 in poi – sono risultati positivi al coronavirus.
Tarantini, che ai tempi delle cosiddette «cene eleganti» che gli sono costate un processo, tuttora pendente, per favoreggiamento della prostituzione, era sposato con Angela Nicla Devenuto, si è risposato – dopo la separazione dalla prima moglie – lo scorso 31 gennaio con la nuova compagna Allegra Zingone. Sul numero degli invitati alla cerimonia nuziale e sui contagiati non c’è certezza. Per il tg di Telenorba, i positivi sarebbero alcune decine, qualcuno anche ricoverato in ospedale. Per l’Ansa, che cita in forma anonima uno degli invitati, solo quattro, su un totale di una ventina di partecipanti alla cerimonia.
Di certo c’è che alcuni degli invitati al matrimonio provenivano dalla Puglia. Che a fine gennaio era zona arancione, come il Lazio: due regioni, quindi, soggette al divieto di trasferimento e organizzazione di feste in sale ricevimento. E altrettanto certamente c’è, come documentato dalle immagini trasmesse da Telenorba, che durante la cerimonia la mascherina non fosse un accessorio frequentemente indossato dagli ospiti. Neanche adeguatamente distanziati tra loro.
Oggi «Gianpi» Tarantini lavora per American Industries, società di abbigliamento, e si è rifatto una vita tra Roma e Cortina. Ma ovviamente i contatti con Bari sono rimasti. Tra i contagiati del matrimonio ci sarebbero infatti anche professionisti pugliesi che hanno intrattenuto rapporti con «Gianpi» ai tempi delle feste nelle ville di Berlusconi. Aspettando di capire come mai sia stato possibile organizzare una cerimonia in piena pandemia, con ospiti che si sono spostati da una regione a un’altra nonostante le prescrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, adesso le autorità sanitarie stanno cercando di ricostruire la catena dei contatti per circoscrivere la diffusione del contagio. Parafrasando la risposta data dalla prima moglie di Tarantini durante un interrogatorio, quando le chiesero se fosse sposata, anche nelle chat telefoniche degli amici di «Gianpi» si teme di ricevere la stessa ammissione alla domanda sulla presenza alla festa: «Sì, purtroppo».