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 2021  febbraio 13 Sabato calendario

Sull’autostima


In un pomeriggio di lockdown, tra noia e malinconia, spunta l’album dei ricordi. Vecchie foto impolverate, ritagli di giornale, appunti Anni Novanta. «Lo apro e pagina dopo pagina, mi rendo conto che della mia adolescenza ho solo pochissime immagini. Quello è il periodo in cui mi sono odiata di più, il mio corpo non mi piaceva, me ne vergognavo».
Stella Pecollo, attrice, scrittrice, icona della lotta al body shaming non ci sta a farsi sopraffare da quella morsa che prova a soffocarla. «Le poche foto presenti sono quelle in cui ero più magra, scattate tra una dieta e l’altra – racconta l’attrice originaria di Mondovì – Allora mi dico, sai che c’è? Voglio regalarmi un servizio fotografico professionale, elaborato da un mio caro amico. Voglio fare foto in cui mi sento bella, sexy, in cui mi piaccio». Detto fatto. E il risultato? Bello e commovente. «Mi sono vista senza trucco, orpelli o filtri che oggi vanno tanto di moda, mi sono piaciuta, a conferma del fatto che finalmente ho imparato ad amarmi per come sono. È stato come guardarmi dall’esterno, mi ha fatto un bellissimo effetto. Lo consiglio a chiunque».
C’è tanta tenerezza nelle foto di Stella, sensualità e anche consapevolezza. Quella che arriva dopo un lungo percorso fatto di riflessione, sofferenza, autoanalisi, riscatto. Un iter di cui l’artista parla nel suo libro Io sono bella – La leggerezza non è questione di peso, edito Sperling & Kupfer, che è diventato il manifesto della rinascita di molte persone che come Stella hanno conosciuto il dolore del disagio legato al corpo e alle offese altrui. «Ho scelto San Valentino perché può essere una festa a doppio taglio – riflette Pecollo – Per me, anche da impegnata, non è mai stata un’occasione particolare. È bello celebrare l’amore, ma da single la pressione esterna può essere forte: pubblicità, offerte e cartelloni... non si parla d’altro. C’è rischio che l’insicurezza si insinui. No Stella, non esiste che tu ti senta così. San Valentino è la festa dell’amore? Bene, l’amore più importante è quello per noi stessi. L’autostima è la base, senza non si può amare nessun altro».
Pecollo va oltre e (si) lancia una sfida sui social, coinvolgendo i suoi follower: dal 1 al 14 febbraio, si fa un regalo al giorno. «Il servizio fotografico, stare nella natura, spegnere il cellulare per 2-3 ore, farsi fare un massaggio, leggere, organizzare una piccola gita (visto che non si può viaggiare) in solitaria, passare una giornata a contatto con animali, con dei bimbi, sentire degli amici con cui non si hanno contatti da tempo – racconta l’attrice – Tutte cose che, con la scusa di non avere tempo, si trascurano. Ma sono gesti che ti nutrono. È stato bello perché da un lato mi sono resa conto che è fattibile, e dall’altro mi sono sentita subito meglio, è inevitabile. Essere gentili con se stessi e farsi del bene dovrebbe essere la priorità, invece a volte li sbologniamo in fondo alla lista, mettiamo prima gli altri, che va bene ma non sempre».
Ciò non vuol dire chiudersi alla possibilità dell’amore di coppia, anzi. «Io sono aperta, anche se in questo periodo sono molto concentrata sul lavoro e per questo mi sono trasferita da Londra a Roma – racconta la scrittrice – I miei flirt li ho, ma ho superato la fase in cui cercavo una compagnia che validasse e che riempisse un vuoto legato alle mie insicurezze. Ora sono un passo oltre. La società ancora fa pressioni in questo senso, le offerte di viaggio sono per due, i pacchetti hotel anche, ma le cose, grazie ai social e ai movimenti neofemministi, vanno decisamente meglio. E all’immagine della coppia vista come la mela spaccata in due dico basta: una relazione deve essere piuttosto la ciliegina sulla torta, la panna o la nutella, un di più che ti arricchisce, non che ti completa: tutti interi lo siamo già da noi stessi».
A quelle persone che vivono una relazione ingombrante, con un partner che tende a sopraffare più che amare Pecollo pone una semplice domanda: «Un ottimo test può essere il chiedersi: sono felice? Quindi ascoltarsi e, se c’è qualcosa che non va, parlarne subito con qualcuno di esterno che possa dare una visione più lucida, un familiare, un amico, uno specialista. Io sono una persona molto curiosa, le provo tutte: meditazione, yoga, la psicologa, ascolto molto i guru che parlano di questi temi on line e cerco di analizzarmi. Ognuno ha il suo percorso intimo. Io il mio ho voluto condividerlo con gli altri». Anche questo è un gesto di self love. —