Il Messaggero, 13 febbraio 2021
Intervista a Giorgia Palmas e Filippo Magnini
Le foto dei baci insieme, le copertine abbracciati, le dirette social a profili Instagram unificati. È un amore con la maiuscola proprio come lo scrivono l’uno sul profilo dell’altra: «Grazie Amore mio», «Ti Amo tantissimo» quello che lega dal 2018 la sarda Giorgia Palmas, conduttrice e storica velina post-Canalis, al nuotatore marchigiano Filippo Magnini, due ori ai mondiali per lo stile libero. Nati nello stesso anno, il 1982, «a pochi giorni di distanza l’uno dall’altra», e genitori dallo scorso settembre della piccola Mia (Palmas è mamma anche di Sofia, 13, avuta con l’ex calciatore Davide Bombardini), i due si sono conosciuti a una festa tre anni fa, baciati per la prima volta davanti al Duomo di Milano, fidanzati quasi subito e per San Valentino il primo che passano in casa perfezionano i dettagli per il grande passo: il matrimonio.
Che San Valentino sarà senza uscire di casa?
Filippo Magnini: «Molto speciale: il primo che passiamo cambiando pannolini».
Giorgia Palmas: «Cercheremo comunque di ritagliarci il nostro spazio. Staremo in famiglia, ma cucineremo insieme. Faremo un bel tiramisù».
Tre cani e due figli: e la privacy?
F. M.: «Il tempo si trova, bisogna avere pazienza e un po’ di organizzazione. Ci basta poco: una passeggiata, un film sul divano mentre Giorgia allatta. Abbiamo pochi momenti, ma buoni».
L’anno scorso come avete passato San Valentino?
G. P.: «Avevamo scoperto da due settimane di aspettare Mia. Eravamo a Montecarlo per una serata di gala e io indossavo un abito rosso splendido ma strettissimo. Non vedevo l’ora di levarmelo».
F. M.: «Io invece ero in frac. Stavolta indosserò il tutone dei Teletubbies».
La cosa più romantica che avete fatto insieme?
G. P.: «La proposta di matrimonio lo scorso Natale. Prima della mezzanotte Filippo mi ha fatto salire in macchina bendata. Mi ha portato nella casa nuova, che era ancora vuota, e quando ho aperto gli occhi mi sono trovata in mezzo a un giardino di alberi di Natale allestito da lui. Lì mi ha fatto la proposta. Una situazione da favola. La cosa più romantica della mia vita».
E le nozze?
G. P.: «Dovevamo sposarci, avevamo organizzato una cerimonia bellissima. Ma poi, nonostante la vita monacale, ci siamo beccati il covid. Ora stiamo riorganizzando. Non sarà fra tanto. Ma la data stavolta non la dico, per scaramanzia».
Come avete passato il tempo a casa?
G. P.: «Cucinando, impastando la pizza e facendo scatoloni per il trasloco.
F. M.: «Ho preso il sole, fatto dirette sui social. Mi sono allenato».
Chi è ingrassato di più durante il lockdown?
G. P: «Io, ma non vale: ero incinta. Ho preso 16 chili».
Cosa avete imparato l’uno dell’altra, chiusi in casa?
G. P.: «Quanto ci somigliamo, anche nelle piccole cose».
F. M.: Quanto ci divertiamo a fare cose semplici insieme: un dolce, giocare a carte, guardare una serie tv. Siamo fortunati».
Neanche un difetto, un piccolo fastidio?
G. P.: «Ho scoperto che lui è più bravo di me a cucinare. E non gli piace perdere a nessun gioco».
F. M.: «Non è vero. A Monopoli mi escludono dalle contrattazioni, fanno tutto lei e Sofia. Anche quando giochiamo a scopa, pur di non farmi vincere, si passano il settebello».
Cosa rubereste l’uno all’altra?
G. P.: «La sua costanza. Ha una resistenza, fisica e mentale, incredibile. Se deve allenarsi, lo fa anche con la pioggia o con la febbre. Non tradisce mai la sua disciplina. Lo sport per lui è una filosofia di vita».
F. M.: «Giorgia è a suo agio in qualunque situazione, si muove alla grande. Mi è stata vicina negli anni più difficili, sostenendo la mia battaglia sportiva (dopo tre anni di lotta giudiziaria, l’anno scorso Magnini è stato assolto dalle accuse di doping, ndr) e mi ha insegnato a comunicare meglio. Perché io sono buono, di natura, ma anche molto impulsivo».
Quando avete capito che il vostro era amore?
F. M.: «Quando pensi sempre a una persona, e fai tutto sperando, il secondo dopo, di chiamarla, scriverle, sentirla e vederla, non ci sono dubbi. Finivo gli allenamenti e la prima cosa che facevo era guardare il cellulare per controllare se mi avesse scritto».
G. P.: «Io l’ho capito subito, che il sentimento era grande e importante. Ma quando lui e Sofia si sono conosciuti ne ho avuto la certezza».
Come si mantiene il sentimento?
G. P.: «Non va mantenuto. Se non è vero amore, finisce».
E il sesso, quanto conta?
F. M.: «Da zero a dieci, dieci. Giorgia per me incarna tutti i canoni della donna ideale. Quanto a me, ho smesso di guardarmi allo specchio».
Come si mantiene accesa, la passione?
G. P.: «Anche in questo campo il segreto consiste nel ritagliarsi dei momenti di intimità. Il sesso vale dieci, è il motore della coppia: la passione ti permette di conoscere meglio la persona che hai accanto. Va alimentata».
E voi?
F. M. e G.P.: «E noi la alimentiamo».