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 2021  febbraio 13 Sabato calendario

Biografia di Daniele Franco (ministro dell’Economia)

Daniele Franco è un economista di 67 anni originario di Trichiana (Belluno),  e considerato vicinissimo a Mario Draghi. Laurea in Scienze Politiche a Padova, master in Economia a York, Franco è entrato in Bankitalia a 26 anni • «Destinato da subito all’Ufficio studi, si è occupato di finanza pubblica arrivando a guidare la relativa direzione, dopo tre anni passati alla Direzione Affari economici della commissione europea il 1994 e il 1997. Divenuto poi capo del servizio studi di struttura economica fino al 2011, in quel cruciale anno ha assunto la carica di direttore centrale dell’Area ricerca economica e relazioni internazionali. Un periodo intenso, nel quale Bankitalia (che vede anche l’avvicendamento tra Draghi passato alla Bce e Visco) è in prima linea insieme all’esecutivo Monti per scongiurare il dilagare dello spread e la tempesta sui nostri titoli di Stato» [Cifoni, Mess] • «Effettivamente, come notava tempo fa un irritato Matteo Renzi, di lui “non si capisce neanche qual è il nome e quale il cognome”: ora Daniele (nome) Franco (cognome)» [Fatto] • Dopo la laurea ha fatto una lunga carriera nella Banca d’Italia, interrotta da due parentesi prima alla Commissione Europea e successivamente alla Ragioneria generale dello stato, di cui è stato presidente del 2013 al 2019. Dopo la fine del suo incarico alla Ragioneria generale era tornato alla Banca d’Italia, dove oggi è direttore generale [il Post] • «Daniele Franco, direttore generale di Banca d’Italia, è l’uomo che Mario Draghi ha scelto per  sedere sulla poltrona del ministero dell’Economia e delle finanze, tassello centrale dell’esecutivo che deve affrontare in un colpo solo crisi economica e Recovery plan, scostamenti di bilancio e deficit mai visti e altrettanto mai visti investimenti. Bellunese, laureato in Scienze politiche a Padova, l’anno era il 1977, Franco è l’incarnazione perfetta del tecnico.  Di lui si ricordano, infatti, soprattutto gli scontri con i partiti di governo: il Movimento 5 stelle lo aveva messo nel mirino additandolo come il traditore che dall’interno dello stato avrebbe potuto ostacolare il loro progetto politico. Le indiscrezioni che trapelavano negli anni della gestione M5s-Lega lo accusavano di mancanza di comunicazione e di non voler condividere le cifre delle finanziarie, fino all’audio divenuto famoso del portavoce del premier Giuseppe Conte, Rocco Casalino, con tanto di offese e promesse di vendetta e spoil system in caso non fossero stati trovati i soldi per attuare subito il reddito di cittadinanza.
Ma non era andata liscia nemmeno con il governo di Matteo Renzi. In molti ricordano quando nel 2014 la legge di Bilancio con il bonus Renzi attese il bollino dello stato per una settimana, perché erano stati sbagliati i conti e l’interventismo del primo ministro non aveva adeguate coperture. Insomma, a conti fatti si può dire che Franco ha sempre rispettato il suo mandato che risponde allo stato e non al governo di turno [...]. Soprattutto Franco ha una grandissima esperienza di ricerca: per dieci anni direttore del servizio studi della finanza pubblica per cui ha lavorato con tutte le banche centrali a livello europeo, poi del del servizio studi di struttura economica e finanziaria e ancora dell’area di ricerca economica e relazioni internazionali.
Il passaggio alla Ragioneria dello stato avviene nel maggio del 2013, a un mese dal giuramento del governo di Enrico Letta e dura fino al maggio 2019 dopo essere sopravvissuto ai colpi di tutti i movimentismi e tornando a Banca d’Italia proprio mentre lo stesso Renzi e il Movimento cinque stelle mettevano via Nazionale sotto accusa» [Giovanna Faggionato, Domani] •  «Sarà divertente ora vedere come andrà con il nuovo ministro dell’Agricoltura Patuanelli che a suo tempo arrivò a definirlo "il simbolo del tecnocrate con gli occhi rivolti al passato e all’austerità", capofila di "quei pezzi di m…" (copyright Rocco Casalino), che non riuscivano a trovare "10 miliardi del c..." per il Reddito di cittadinanza» [Baroni, Sta] • Appassionato di musica classica, tutti lo descrivono come una persona molto cortese, tranquilla e gentile, un po’ schivo ma anche ostinato quando si tratta di far valere le proprie convinzioni [Sta]  •  «Un suo discorso del novembre scorso, da direttore generale della Banca d’Italia quale è stato fino a ieri, è una finestra sul suo modo di pensare: parla dei ritardi negli investimenti pubblici e privati da recuperare, anche nella ricerca; del "cuneo fiscale particolarmente pesante" sul lavoro e della pressione fiscale «elevata sulle attività regolari». In filigrana sono i presupposti di una riforma fiscale che includa la lotta all’evasione. A patto che anche il parlamento lo segua»  [Fubini, Cds]• Grande camminatore per i sentieri montani [Petrini, Rep] • Appassionato di letture sulla storia d’Italia [Fubini, Cds].