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 2021  febbraio 11 Giovedì calendario

Le tappe della rivalità tra Juventus e Inter

Il racconto dei contrasti tra Juve e Inter è una messa: procede per tappe. A commentarle, le frasi dell’Avvocato e di Peppino Prisco («Dopo aver stretto la mano a un milanista, corro a lavarmela. Dopo averla stretta a uno juventino, mi conto le dita»), in tempi in cui c’era altro senso della chiosa ironica. 
Il più trascurato: 1945
Prima lezione: c’è sempre un “prima”. La rivalità vera nasce nel 1961, eppure nel ‘45, all’Arena, si litigò e non poco. Juve avanti 2-1, discussioni sul 2-2 – l’orologio da polso esiste ma sul «gol / non gol» non aiuta – e pubblico minaccioso a bordo campo. 
Il più classico: 1961
Sedici anni dopo, Juve-Inter è interrotta per invasione di campo: 0-2 a tavolino. Prima dell’ultima giornata, con Juve e Inter prime alla pari, la Caf ribalta: bisogna rigiocare. L’Inter perde a Catania («Clamoroso al Cibali») e contro la Juve manda la Primavera, in polemica con Umberto Agnelli, presidente di Juve e Federcalcio. Finisce 9-1, con sei gol di Sivori. 
Il più discusso: 1998
Siamo al terribile 1998, scudetto Juve con più polemiche che mai. Il 26 aprile, un episodio sovrasta gli altri: lo scontro Ronaldo-Iuliano, non fischiato da Ceccarini di Livorno. Nulla sarà come prima. 
Il più velenoso: 2006
È l’antipasto di Calciopoli, con due scudetti tolti alla Juve, le polemiche su Guido Rossi, la triade Moggi-Giraudo-Bettega, le telefonate di Facchetti, le definizioni di Moratti («lo scudetto degli onesti») e Agnelli («lo scudetto dei prescritti»). Per la Juve, resta lo scudetto di cartone. 
Il più recente: 2018
Il 28 aprile 2018 invece è il giorno nero del Napoli di Sarri. Inter-Juve finisce 2-3 e sempre si discuterà sul fallo di Pjanic, già ammonito, su Rafinha. Orsato, a due passi, sceglie di non alzare il secondo giallo riaprendo il vaso di Pandora. Questa volta, almeno, Mariani ha convinto tutti.