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 2021  febbraio 10 Mercoledì calendario

Cina, più bimbi miopi dopo il lockdown

Mancanza di luce naturale e troppo tempo passato davanti agli schermi di computer, tv, smartphone, tablet, console sono le cause dell’aumento severo, in Cina, della miopia tra i bambini d’età compresa fra 6 e 9 anni. È una delle conseguenze inattese del lockdown stretto deciso dalle autorità a causa della crisi sanitaria dovuta al Coronavirus. Dopo quattro mesi chiusi in casa, da febbraio a maggio 2020, i bambini miopi a 6 anni sono quasi triplicati nella città di Feicheng, a sud di Pechino, secondo uno studio cinese pubblicato sulla rivista medica Jama Ophtalmology.L’effetto sembra aver colpito in maniera particolare i bambini più piccoli. Oltre i nove anni i ricercatori non hanno osservato scostamenti rispetto alla media degli anni precedenti. Tuttavia, i ricercatori cinesi hanno relativizzato il ruolo degli schermi in questo fenomeno, dal momento che i più piccoli sono stati quelli meno pressati dalla didattica a distanza. Piuttosto, ritengono che la causa principale della perdita di capacità visiva sia da attribuire alla mancanza di luce naturale che influisce negativamente sullo sviluppo dell’occhio.
Se questi risultati venuti dalla Cina venissero confermati, allora milioni di bambini nel mondo potrebbero a loro volta essere stati fortemente colpiti alla vista da un confinamento stretto e prolungato. E il fenomeno dell’aumento della miopia nei bambini sotto i 9 anni si rivelerebbe ancora più inquietante perché si inserisce in un contesto più vasto che ha registrato l’aumento della miopia in questi ultimi anni a livello mondiale. E anche la Cina non è esente dal fenomeno, tanto che nelle città l’80% dei giovani di 18 anni sarebbe miope.