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 2021  febbraio 10 Mercoledì calendario

La Borsa delle sneaker

Più aumenta la domanda, più si alza il prezzo, in teoria. Non si tratta di azioni, ma di sneaker, streetwear, elettronica e accessori di lusso che vengono venduti e acquistati con lo stesso meccanismo della Borsa. Certo, le variabili che determinano la volatilità di un paio di scarpe possono essere “singolari”: il prezzo delle Air Jordan 1 Mid Sisterhood è schizzato (aumentato del 200%) dopo che la nipote di Joe Biden le ha indossate durante l’Inauguration Day. Ad aprile del 2020, con l’uscita su Netflix del documentario su Michael Jordan “The Last Dance”, le ricerche del marchio Jordan sono aumentate del 63% e gli ordini del 90%, con offerte alle stelle. Fondata nel 2016 a Detroit da Dan Gilbert, Josh Luber e Greg Schwartz, StockX compie in questi giorni 5 anni e conta circa mille impiegati in dieci uffici e centri di autenticazione nel mondo. L’azienda ha raccolto investimenti per circa 500 milioni di dollari ed è uno degli unicorni statunitensi più quotati (la valutazione tocca i 2,8 miliardi).StockX ha registrato una crescita record nel 2020: durante il terzo trimestre ha dichiarato un volume d’affari di oltre 3 miliardi di dollari e una crescita degli utili del 75% (più di 100 milioni). «Siamo passati da essere una piattaforma “di nicchia” per collezionisti a un e-commerce per tutti», racconta Olivier Van Calster International Vice President & General Manger Europa di StockX. I prodotti venduti sono tassativamente nuovi e autenticati dai 300 esperti dell’azienda (nel 2016 erano 4) che ne verificano stato e autenticità.
Su StockX si può acquistare in due modi: con le Ipo è il consumatore a determinare il prezzo, con il DropX il prezzo è già fissato e chi primo arriva, prima compra. Il modello Ipo garantisce che i clienti abbiano le stesse possibilità di acquistare al prezzo che sono disposti a pagare. Un esempio: il 18 ottobre 2019 StockX ha chiuso la prima Ipo con Adidas. Il colosso tedesco ha rilasciato in vendita unicamente su StockX 333 paia di tre modelli delle Campus 80s, reinterpretate da designer emergenti della boutique giapponese Recoture. In tre giorni sono state presentate oltre 10.000 offerte. Alla fine dei tre giorni, il prezzo di compensazione medio è stato di poco superiore ai 200 dollari per ciascun modello e il 90% degli offerenti ha pagato meno di quanto avesse originariamente offerto per le sneaker desiderate.
I DropX permettono ai clienti accesso a prodotti in edizione limitata con un prezzo già definito. «In altre parole – aggiunge Van Calster – il DropX è un rilascio del prodotto diretto al consumatore progettato per consentire ai brand emergenti di lanciare prodotti esclusivi e a tiratura limitata, offrendo accesso solo agli utenti di StockX».
A dicembre 2020 StockX ha presentato il primo DropX italiano in collaborazione con il brand Paura: 50 magliette in edizione limitata disponibili esclusivamente sulla piattaforma online. Vendute tutte in meno di un giorno.