Avvenire, 9 febbraio 2021
Il programma del viaggio del Papa in Iraq
Papa Francesco andrà anche a Najaf, la città santa degli sciiti, per incontrare il grande ayatollah Ali al-Sistani. La conferma – di quella che negli ultimi giorni era parsa una ipotesi sempre più probabile – è contenuta nel programma ufficiale della visita, diffuso ieri mattina dalla Sala Stampa vaticana. Un viaggio definito sin dal giorno dell’annuncio – il 7 dicembre scorso – dal cardinale Louis Sako, patriarca caldeo di Baghdad, un «pellegrinaggio di pace e fraternità». Un viaggio che con la visita ai luoghi santi sciiti, fortemente voluta dal cardinale primate dell’Iraq, assume un evidente significato nel dialogo interreligioso. Se Francesco sarà infatti il primo Papa in assoluto a visitare l’Iraq, la tappa a Najaf – dopo la firma il 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi con il grande imam di al-Azhar, Ahmad al-Tayyeb, del Documento sulla fratellanza umana – è un chiaro e inequivocabile segnale di dialogo verso i musulmani sciiti.
Jorge Mario Bergoglio sarà quindi in Iraq dal 5 all’8 marzo. La mattina di venerdì 5 marzo è prevista la partenza in aereo da Roma Fiumicino per Baghdad, dove il Papa nel pomeriggio atterrerà all’aeroporto internazionale: nella sala vip dello scalo papa il Pontefice incontrerà il primo ministro iracheno Mustafa al-Kadhimi. La cerimonia ufficiale di benvenuto si svolgerà invece presso il palazzo presidenziale a Baghdad dove, dopo un colloquio con il presidente della Repubblica del-l’Iraq Barham Salih, è previsto nel salone del palazzo presidenziale un discorso di papa Bergoglio rivolto alle autorità, a società civile e al corpo diplomatico. A seguire, al termine della prima giornata in Iraq, nella Cattedrale siro-cattolica di Nostra Signora della Salvezza a Baghdad, è in programma l’incontro con i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i seminaristi e i catechisti.
Il giorno successivo, sabato 6 marzo, Francesco si trasferirà prima a Najaf, la città santa dei musulmani sciiti, per incontrare il grande ayatollah Sayyid Ali Al-Husaymi Al-Sistani. Quindi un trasferimento in volo fino a Nasiriyah, dove nella piana di Ur – secondo la tradizione luogo di partenza di Abramo – è in programma un incontro interreligioso con un discorso del Papa. Una giornata molto intensa che si concluderà con il rientro a Baghdad dove il Papa celebrerà la Messa nella Cattedrale caldea di San Giuseppe.
Nella mattina di domenica 7 marzo il Pontefice partirà in aereo per Erbil dove all’aeroporto sarà accolto dalle autorità religiose e civili della Regione autonoma del Kurdistan iracheno. Quindi papa Bergoglio si trasferirà in elicottero a Mosul, dal 9 giugno 2014 al 9 luglio 2017 – quando venne ufficialmente dichiarata libera dalle autorità irachene – in mano al Daesh. Nella città, che si sta risollevando dalla distruzione imposta dai terroristi del cosiddetto “Stato islamico”, è prevista una preghiera di suffragio per le vittime della guerra a Hosh al-Bieaa, la piazza della Chiesa. Il Papa partirà quindi in elicottero per Qaraqosh, la città culla del cristianesimo iracheno e che il 6 agosto 2014 venne invasa dai terroristi del Daesh, provocando lo spostamento forzato dei circa 100mila cristiani caldei e siro-cattolici che abitavano la città e i villaggi vicini. Durante la visita di papa Francesco alla comunità cristiana locale è previsto un discorso e la recita dell’Angelus. Nel pomeriggio ancora trasferimento a Erbil, dove il Pontefice celebrerà la Messa nello stadio “Franso Hariri”, prima di rientrare in aereo a Baghdad. Lunedì 8 marzo, infine, dopo la cerimonia di congedo all’aeroporto il volo di ritorno per Roma-Ciampino. Un programma molto intenso, in quella che pare una visita storica e durante la quale il Papa pronuncerà sette discorsi.