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 2021  febbraio 08 Lunedì calendario

Intervista a Larissa Iapichino

Il proprio record italiano junior indoor migliorato tre volte in una gara (da 6.40 a un roboante 6.75), la seconda prestazione italiana all-time come già all’aperto (sempre alle spalle di mamma Fiona May), la seconda mondiale stagionale assoluta (a due cm dalla prima) e la quarta di categoria all-time. Larissa Iapichino, all’esordio nel 2021 e con le Fiamme Gialle, ad Ancona ha subito lasciato il segno.
Com’è il day-after di un pomeriggio così?
«All’insegna del recupero: in genere stacco la spina. Mi dedico alle amiche, con le quali sono uscita a fare un giro a Firenze e alla famiglia. Cerco di non pensare troppo al risultato, anche se l’adrenalina non mi ha fatto dormire molto».
Questa misura le fa acquisire maggior consapevolezza?
«Volevo fare il punto sul lavoro invernale, mi ha confermato che sto bene. Con una serie così ho dimostrato solidità e di poter essere costante ad alti livelli».
Con chi condivide le sue emozioni?
«Sono intimista e amo tenerle riservate, se non per la mia famiglia e solo alcuni carissimi amici».
Quale ruolo ha coach Gianni Cecconi nel suo processo di crescita?
«Siamo legati da un filo stretto. Siamo un team unito, stiamo seguendo un percorso progressivo e per questo molto solido». 
Tecnicamente ha cambiato qualcosa? E nella preparazione fisica? Rispetto all’estate è apparsa più strutturata... 
«Tutto segue la via condivisa con Gianni. La tecnica non è cambiata, ma in ogni fase del salto sta diventando sempre più mia. Nemmeno le modalità di allenamento sono cambiate: sta solo crescendo l’intensità».
Continua a credere che la partecipazione olimpica sia un sogno? O oggi è più realtà?
«Lo sarà, spero presto, quando atterrerò a 6.82, standard di qualificazione diretta».
Che effetto le fa essere la seconda italiana di sempre, all’aperto come ora al coperto, dietro mamma?
«Mamma è sempre in mezzo... Battute a parte, l’obiettivo è diventare la prima: in fondo, come si dice, i record sono fatti per esser battuti. Cercherò di farli rimanere in famiglia». 
Papà sabato, in tribuna, ha mantenuto la calma? È razionale quando gareggia?
«Ci prova sempre, anche se so che è molto emozionato. Riprende tutto, a costo di non vedermi in diretta, poi viene vicino alla pedana per darmi un feedback. Ci tengo: lui e il mio coach sono i primi che cerco appena mi alzo dalla sabbia».
Conferma il suo programma di gare, fatto di pochi appuntamenti mirati?
«Mirati e di qualità per consolidarmi in vista della stagione all’aperto. In sala mi aspettano gli Assoluti, di nuovo ad Ancona, il 20-21 febbraio e gli Europei di Torun, il 4-7 marzo»,
Come si prospetta la sua settimana scolastica? Con la maturità scientifica in vista, che anno è? 
«Si dividerà tra sessioni in presenza e a distanza, alle quali sono abituata dallo scorso anno. La maturità è uno degli obiettivi a breve termine e non vedo l’ora di fare anche questo esame».
È pronta per quello per la patente? Come guidano mamma e papa?
«Quasi, sono alle ultime guide e spero entro febbraio di dare la prova di pratica. I miei come guidano? A me pare bene, siamo sempre arrivati in tempo ovunque. E il babbo mi ha dato tante lezioni».
Nelle settimane scorse ha anche giocato a fare la modella: che esperienza è stata?
«Non è stato un gioco: la collaborazione con REDValentino ha arricchito il mio bagaglio professionale con un impegno che mi ha coinvolta pienamente. È stato un onore esser stata scelta come volto della campagna Inspired by RED e confrontarsi con veri maestri nel settore». 
Le piacerebbe il ruolo in futuro?
«Assolutamente si, voglio pensare sia stato solo l’inizio di un doppio ruolo nella mia vita».
Seguirà Sanremo?
«Francamente no, non sono un’appassionata».