Specchio, 7 febbraio 2021
I certificati di matrimonio spariti a Londra
Jane era sicurissima di averle pronunciate quelle parole, «lo voglio». Si ricorda benissimo dove era quel giorno del marzo del 2018. A Westminster Council una violinista accompagnava la cerimonia, due paggetti rubavano gli sguardi degli ospiti mentre Jane, bellissima in un sobrio abito bianco, si avvicinava al suo futuro marito. Sono a Westminster Council House e fuori una fitta pioggia mista a neve inzacchera le strade londinesi.
Tre anni dopo Jane ha ancora un futuro marito. Lei e Chris vivono in una bellissima casetta in Warwick way e solo da poco hanno scoperto che il loro matrimonio non è mai stato registrato. Niente complotti, nessuno che si era alzato a intonare il «questo matrimonio non s’ha da fare». Semplicemente all’ufficio registri dei matrimoni londinesi il loro certificato non si trova. L’hanno scoperto per caso. E non solo gli unici. Il caso più eclatante l’ha raccontato sul Times Jonathan Dean, firma del quotidiano londinese. Voleva un passaporto austriaco, ne aveva diritto in quanto «discendente di una vittima del regime nazionalsocialista» fuggita nel 1939. Quindi Dean, mentre Londra litiga con la Ue per i vaccini da ispezionare o meno al confine nordirlandese, decide che avere il passaporto di Vienna (per lui e famiglia) è un buon affare.
Gli austriaci chiedono una montagna di documenti, fra cui quello di matrimonio, celebrato nel 2011. Ebbene, salta fuori che all’ufficio registri ce n’è uno firmato in modo sbagliato. Quindi non vale: Rosamund e Jonathan per nove anni sono stati solo conviventi a loro insaputa.
Sono centinaia a Londra i «John and Rosamund». Heather su Twitter imbeccata dalla storia del cronista del Times ha raccontato una vicenda surreale: «C’erano talmente tante persone a firmare (damigelle e testimoni, ndr) che alla fine è stato notificato che Heather ha fatto la testimone di nozze del matrimonio del di lei (supposto) marito con il suo testimone». Nozze gay prima della legalizzazione (nel 2013 in Inghilterra e Galles). Sarah invece ricorda di essere stata inseguita lungo la navata della chiesa dopo essersi sposata. Aveva in mano il certificato di matrimonio di una coppia che si sarebbe giurata amore eterno il giorno dopo. Nick ha sborsato 80 sterline per correggere il suo certificato. Per la par condicio, però, anche l’ufficio divorzi non sempre funziona in modo impeccabile. Sui documenti che ha in tasca Marion, risulta che ha la custodia del marito anziché dei figli.