Che ha detto suo marito Francesco Boccia (Pd), ex ministro degli Affari regionali, della foto su Chi, con Massimo Giletti che le acchiappa una gamba?
«Non è geloso, purtroppo per me, che faccio di tutto per farlo ingelosire. È troppo sicuro. Con lui è stato un colpo di fulmine ed è ancora così».
Ma come le è venuto in mente?
«Massimo è amico di entrambi, amo provocare: era fatta per gioco. Lo sanno quelli del mio fu partito: sono bacchettona ma non moralista.
Giletti è ingestibile, abbiamo riso. La foto è uno scherzoso incidente di percorso».
Provocava anche in politica?
«Da ministro dell’Agricoltura sono scesa in piazza con giubbotto, al fianco degli agricoltori al Brennero. Letta mi definì: "La nostra no global del governo"».
Aveva mostrato grandi doti da avvocato quando da Michele Santoro aveva difeso Berlusconi su «Ruby nipote di Mubarak».
« Era il 2010. Esperienza forte, una matta senza paracadute. Ricordo il vocio del pubblico quando entrai in studio. Ne uscii viva. Feci una grande difesa, è vero».
Oggi che conduce, gli uomini sono intimoriti?
«Capisco che qualcuno si possa spaventare ma il primo "ciao maschio" lo dirò a me stessa. Voglio metterli a mio agio, hanno più difficoltà a mettersi a nudo. Il mio sarà un salotto intimista in cui parleremo di vita e attualità. Da Ballando volevo dimostrare che il mio cambio di vita era vero.
Umanizzerò i politici, vorrei che si confrontassero come in uno spogliatoio. Ho fatto tante domande ai maschi: molte donne, penso a mia madre, non le hanno mai poste».
Com’è arrivata in tv?
«Conoscevo il direttore di Rai 1 Stefano Coletta da quando era a Rai 3. Ha detto che mi ha sempre osservato, che ho vari registri. Con Annalisa Montaldo, capoprogetto del programma, avevo buttato giù un’idea. L’abbiamo elaborata con lui. Mio marito è contento della mia scelta, sa che metto passione e cuore in quello che faccio.
È riservato, il mio opposto».
Lo inviterà?
«Ci siamo sposati segretamente perché non diventasse un matrimonio mediatico, l’idea di averlo ospite mi attira».
Lei nel centrodestra, lui nel Pd: avevate tenuto l’amore segreto.
«Sì, non volevo che creasse problemi. Poi sono andata da Berlusconi, è stato paterno. Mi ha detto: "Stai tranquilla", vorrei invitare anche lui».
Le manca la politica?
«Sarei un’ipocrita se dicessi di no, ma il cinema a cui sto assistendo non me la fa mancare: troppi personalismi».