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 2021  febbraio 06 Sabato calendario

La stella dello sci Usa in gara per la Cina

«Sono orgogliosa delle mie radici, e sono ugualmente orgogliosa della mia educazione». Su Instagram Eileen Gu, 17 anni e un futuro splendente davanti, ha scritto che la scelta è stata difficile. Ma quel che conta è il verdetto: tra gli Stati Uniti, il Paese di suo padre, quello in cui è cresciuta, e la Cina, patria della madre e dell’amatissima nonna, la ragazzina prodigio dello sci freestyle mondiale ha scelto la nazionalità cinese. Alle Olimpiadi invernali di Pechino, che virus permettendo scatteranno tra un anno, gareggerà con la tuta della Repubblica Popolare. La Cina non aspettava altro. Perché col passaporto di Eileen Gu, o nella versione mandarina Gu Ailing, ha trovato tante cose diverse: un’atleta che tra salti e volteggi sugli scii potrà vincere medaglie d’oro, un volto fotogenico per promuovere i Giochi tra i cittadini, finora abbastanza freddini, e una storia con cui alimentare la propaganda nazionalista. Quella di una ragazza brava, bella e cool, alla moda, che preferisce la bandiera rossa a quella a stelle e strisce.
Troppo perfetta per essere vera Eileen. Di successo in tutto, come le figlie della nuova Cina sognano di essere. La scorsa settimana agli X-Games, il mondiale di acrobazie sulla neve, la 17enne di San Francisco ha confermato tutto il suo talento. Tre medaglie, di cui due ori: mai nessuna esordiente aveva ottenuto un bottino del genere. Ma non finisce lì. Perché Eileen è anche una modella, all’attivo ha già diverse copertine sulle versioni cinesi diVogue e Harper’s Bazaar. E una studentessa d’eccellenza, è stata ammessa all’Università di Stanford, una delle più prestigiose degli Usa, sfiorando il massimo al test di ingresso. Dice che entrarci era il suo sogno «da quando aveva sei anni», prima ancora di immaginare le Olimpiadi. Li ha già coronati entrambi: quest’anno si dedicherà alla preparazione per i Giochi, nel 2022 prenderà posto tra i banchi di Scienze politiche.
Qualcuno fa notare la contraddizione di gareggiare per la Cina ma scegliere di studiare (e vivere) in California. La sua scelta ha fatto e farà discutere, un po’ come quella della tennista Naomi Osaka, cresciuta negli Usa, di giocare per il Giappone, con l’aggravante che il Dragone rappresenta valori opposti e in rotta di collisione con quelli americani. Eileen, che è bilingue e ha sempre passato le vacanze in Cina, ha spiegato la decisione con la possibilità di usare i Giochi per spingere i giovani del Dragone ad avvicinarsi allo sci, lo sport che lei ama, e le giovani ragazze a sfidare i propri limiti. A 17 anni è già modello, oltre che modella, e questo la rende una testimonial perfetta per gli sponsor: oltre a bibite energetiche, occhialoni e cuffione da rapper, ora fa da testimonial anche per Anta, l’azienda cinese di vestiti invernali che spera di trasformare i Giochi in un grande affare. Durante l’ultima ispezione agli impianti di gara anche Xi Jinping indossava uno dei parka della casa.
Nel progetto con cui si è assicurata le Olimpiadi, Pechino prometteva di portare 300 milioni di cittadini sulle piste. I resort invernali si sono moltiplicati, ma sci e snowboard restano passioni di nicchia, senza contare che le montagne del Nord, con neve artificiale, non sono proprio delle Dolomiti. Chissà se Eileen riuscirà ad accendere la passione per la neve e se contribuirà, come ha promesso, a costruire un ponte Cina- Usa. Nel clima di rivalità tra le due potenze non sarà facile: i media di Stato, carichi di nazionalismo, oggi cantano le gesta della ragazza, ma alla prima disputa geopolitica le chiederanno di schierarsi. Evocare lo spirito olimpico potrebbe non bastarle.