il Fatto Quotidiano, 5 febbraio 2021
Roberto Benigni sarà testimonial della legge antifascista
Un mese e mezzo per raccogliere 50mila firme e l’antifascismo avrà una nuova legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista. Il volano per trasformare il proposito in realtà lo ha offerto Roberto Benigni con la sua adesione. La proposta è partita da Stazzema (Lucca), dove il 12 agosto del ’44 le SS uccisero 560 civili nella frazione di Sant’Anna. Il sindaco Maurizio Verona, il 19 ottobre, ha depositato in Cassazione la proposta. Qualche giorno fa la sorpresa: “Una telefonata che non ti aspetti”, ha scritto su Facebook
annunciando la partecipazione del premio Oscar. La promessa è che Benigni diffonda l’iniziativa durante il tour sulla Divina Commedia per commemorare i 700 anni dalla morte del sommo poeta. Nelle ore successive il gruppo social “Legge antifascista Stazzema” ha raggiunto gli 80mila iscritti. La proposta di legge “è finalizzata a disciplinare pene e sanzioni verso coloro che attuano propaganda fascista e nazista con ogni mezzo, in particolare tramite social network e con la vendita di gadget”. La scadenza per presentarla in Parlamento è il 31 marzo. Per firmare basta rivolgersi al Comune di residenza. I dettagli sono sul sito Anagrafeantifascista.it. Sulle Alpi Apuane la memoria è ancora viva. Per l’eccidio di Sant’Anna nel 2005 sono stati condannati all’ergastolo 10 ex SS. Ma la sentenza non è mai stata eseguita. Stessa cosa per tutte le sentenze civili: dal 2008 la Germania gode nei tribunali della difesa dell’Avvocatura di Stato. “Quale sia l’accordo tra Roma e Berlino resta segreto”, conferma il giudice della Corte militare di appello di Roma Luca Baiada. Per i familiari delle oltre 23mila vittime, a cui spetterebbero circa 100 miliardi di euro, la strada per i risarcimenti è stata resa ulteriormente impervia dal dl del 2014 dell’ex premier Matteo Renzi, che vieta il pignoramento del denaro che le rappresentanze diplomatiche hanno presso banche o uffici postali italiani.