La Gazzetta dello Sport, 4 febbraio 2021
Tutto il mondo in gol in Serie A
Dall’Argentina di Gabriel Batistuta al Kosovo di Vedat Muriqi. La storia dei marcatori stranieri in Serie A è lunghissima e da domenica grazie all’attaccante della Lazio, a segno nel blitz in casa dell’Atalanta, un altro Paese si è aggiunto alla classifica. Adesso il pallottoliere aggiornato dice 93: nelle Nazioni Unite della A comandano Argentina, Brasile e Svezia con 3.981, 2.773 e 1.406 gol, mentre all’ultimo posto insieme alla Repubblica del Kosovo, indipendente dalla Serbia dal 2008 e con una sua Nazionale dal 2016, ci sono le altre cenerentole Kazakistan, Kenya, Iraq, Eritrea e Corea del Nord, tutti con una sola rete segnata nella storia del nostro campionato.
Svedesi in alto
Che la Svezia sia al quarto posto, per esempio, non è certo una sorpresa. Perché in A da lassù sono arrivati moltissimi meno giocatori rispetto ad Argentina e Brasile, ma bastano tre nomi – Nordahl, Hamrin, Ibrahimovic – per toccare addirittura a 559 gol. Di Hoernefors è lo straniero che più ha segnato in Serie A, ovvero Gunnar Nordahl. Per lui 225 gol con Milan e Roma tra il 1949 e il 1958 e anche terza posizione assoluta tra i marcatori dopo Piola (274) e Totti (250). Poi c’è Kurt Hamrin, di Stoccolma, con 190 gol totali (Juve 8, Padova 20, Fiorentina 150, Milan 9, Napoli 3): lui è il secondo bomber straniero di sempre visto che José Altafini (216 gol) è diventato italiano nel 1961. La super tripletta in arrivo dalla Scandinavia la completa Zlatan Ibrahimovic di Malmoe, che ha un record niente male: l’attaccante del Milan è lo straniero in attività con più gol (144) e nella classifica di chi gioca ancora ha davanti soltanto i nostri Fabio Quagliarella (171 gol) e Ciro Immobile (148 gol).
Tra Batigol e peones
Dopo l’armata svedese, rileggendo i libri di storia della Serie A, arrivano un argentino e un brasiliano. Il primo è Gabriel Batistuta: eroe di Firenze, in viola ne ha messi a referto 152, a Roma (dove ha vinto lo scudetto) 30, mentre all’Inter solo 2. Dietro Batigol c’è Luis Vinicio: arrivato a Napoli nel 1955, il brasiliano ha giocato anche con Bologna, Lanerossi Vicenza e Inter, segnando in totale 155 gol. Argentina e Brasile si confermano i Paesi che segnano di più in Serie A anche quest’anno: insomma, che siano loro a comandare la classifica all time dal 1929-1930, cioè da quando si gioca il torneo a girone unico, non è certo una casualità. Oggi ci sono 339 stranieri su 552 giocatori e dopo 20 giornate la bandiera più prolifica dopo quella dell’Italia è quella a strisce orizzontali dell’Argentina (39 gol), seguita dal Brasile (32). Le Nazioni già andate a segno sono invece 49, mentre manca ancora un gol stagionale made in Algeria, Inghilterra, Paraguay, Venezuela e Finlandia. A quota uno, grazie al gigante Muriqi, adesso c’è anche il Kosovo. Con l’obiettivo di lasciare l’ultima piazza della classifica: l’attaccante della Lazio, al primo anno in A e miglior marcatore della sua nazionale (10 gol in 25 partite), ha segnato anche in Coppa Italia e vuole fare decisamente meglio – per esempio – di Ali Adnan (Udinese), McDonald Mariga (Parma) o Han Kwang-song (Cagliari). Chi se li ricorda? Pochi, ma anche se sono stati delle meteore in Italia restano comunque molto importanti perché gli unici gol segnati in Serie A da Iraq, Kenya e Corea del Nord portano la loro firma.