La Stampa, 4 febbraio 2021
Draghi non ha profili social
Probabilmente, anzi sicuro, non ce ne sarebbe stato bisogno. Ma i signori di Twitter non si dovranno scomodare per analizzare la conformità dei post del presidente del Consiglio incaricato. I paragoni con Trump non possono nemmeno cominciare, se è vero che Mario Draghi un profilo proprio non ce l’ha, almeno per il momento. Ieri ne son o spuntati di falsi e altri già erano online dai tempi di Francoforte, tipo @draghimario nella cui biografia compare «amante del Chianti e del Bratwurst». Vino e wurstel, niente male, rientrano magari nei gusti dell’ex presidente della Bce, ma forse non lo scopriremo mai, o almeno non dai social. Così, la prima cesura con il passato recente (e recentisismo), se mai le cose dovessero andare a buon fine, saranno proprio quelle dirette Facebook, senza filtri né domande scoccianti, che negli ultimi anni hanno unito governi e opposizioni. Il prossimo Dpcm Draghi forse non arriverà via fax, ma, è probabile, nemmeno con una notifica sullo smartphone.