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 2021  febbraio 03 Mercoledì calendario

Che cos’è il governo del Presidente

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’ha definito “governo di alto profilo”. Sarà di certo un governo del presidente, con il nome del premier incaricato scelto direttamente dal Capo dello Stato e non il risultato di una proposta condivisa da una,maggioranza. Ma sarà un governo tecnico puro o sarà un governo politico? O si tratterà piuttosto un misto tra le due forme? Mentre Mario Draghi si avvia a ricevere l’incarico al Quirinale, le prime ipotesi sulla squadra di governo non sciolgono tutti i dubbi sulla caratura dell’esecutivo E la domanda delle prossime ore è dunque: quanta politica ci sarà nel governo Draghi? Sulla presenza dei partiti saranno decisive le scelte che si compiranno a breve, quando si riuniranno i gruppi dirigenti di ogni formazione. Ma quali sono le differenze tra governo del presidente, governo tecnico, di scopo e istituzionale? La prima formula, si vedrà, può assorbire le altre.
Governo del Presidente
Il governo del Presidente è una formula politica che indica un governo il cui premier sia stato scelto dal presidente della Repubblica in quanto figura di spicco, meglio se non politica, per superare un’impasse. Se non c’è una maggioranza, o essa non riesce a indicare al Capo dello Stato un nome per palazzo Chigi, il Presidente indica una personalità di suo gradimento, spesso un tecnico, che va in Parlamento a chiedere la fiducia con un programma scarno e preciso. È il caso dell’incarico a Draghi.
Il primo nella storia della Repubblica è stato quello di Giuseppe Pella, voluto da Luigi Einaudi nel 1953, recentemente i due più noti sono stati quelli di Carlo Azeglio Ciampi nel 1993, voluto da Oscar Luigi Scalfaro, e quello guidato da Mario Monti dalla fine del 2011 per scelta di Giorgio Napolitano. Secondo alcuni lo fu anche il governo Dini, che però viene indicato dai costituzionalisti più come un governo tecnico che come un governo del Presidente. Nella definizione di governo del Presidente può rientrare anche il governo di Enrico Letta, che nel 2013 fu scelto da Giorgio Napolitano per superare lo stallo seguito alle elezioni politiche finite senza vincitori certi, e dopo un tentativo a vuoto di incarico a Pierluigi Bersani. L’eventuale governo Draghi, se nascerà, potrà ricomprendere anche caratteristiche di altre formule giuridico-istituzionali: potrebbe essere tecnico (ma non è esclusa una quota di politica) ma anche di scopo, con  obittivi predefiniti (in questo caso l’emergenza pandemia, l’utilizzo del Recovery, il piano vaccinale) e tempo limitato (almeno fino all’elezione del Capo dello Stato).

Tecnico
Si parla di governo tecnico quando il presidente del Consiglio e la squadra di governo non vengono individuati in seno alle forze politiche ma si tratta di esperti in economia o materie tecnico-scientifiche. La sua caratteristica: è un esecutivo super partes e la squadra dei ministri è composta da tecnici selezionati in base alle competenze specifiche. Tra i governi tecnici più recenti c’è quello guidato dall’economista Mario Monti nel 2011, rimasto in carica per un anno e 5 mesi.

Di scopo
Il governo di scopo è, per definizione, un esecutivo formato per portare a termine obiettivi mirati, come ad esempio una nuova legge elettorale. Si differenzia dal governo tecnico per la sua matrice politica visto che ne fanno parte ministri e viceministri dell’esecutivo dimissionario precedente. Un governo di scopo fu quello di Carlo Azeglio Ciampi finalizzato all’emanazione del Mattarellum, la legge elettorale con la quale si votò nelle elezioni politiche italiane del 1994, 1996 e 2001.
Istituzionale
Un governo istituzionale è guidato da un’alta carica delle istituzioni come il presidente della Camera o del Senato. Si tratta di un governo di durata limitata che ha solitamente l’obiettivo di arrivare alle elezioni provvedendo all’ordina amministrazione, agli atti urgenti e all’adempimento degli obblighi assunti sul piano europeo e internazionale.