Corriere della Sera, 3 febbraio 2021
Le fatture gonfiate dei dipendenti Rai a Sanremo
Ricevute «gonfiate»per fare la cresta sulle note spese nella trasferta al festival di Sanremo. Dieci dipendenti Rai e un ristoratore compariranno davanti al gip il 15 febbraio. Ma i coinvolti nell’inchiesta della procura di Roma per truffa sono di più, una cinquantina. Le indagini del pm Alberto Pioletti hanno stabilito che per fidelizzare la clientela di dipendenti Rai l’albergatore Matteo Paracchini si era fatto portatore di metodi poco ortodossi: rilasciava fatture per prestazioni e servizi mai forniti. Come verrà spiegato durante l’udienza dal gip Emanuela Attura, chi beneficiava di quelle ricevute fiscali, presentando la nota spese in azienda, faceva «creste» significative: pranzi pagati fra i 10 e i 20 euro venivano fatti passare per cene da 30 o più euro, camere occupate da una coppia di ospiti erano fatturate come matrimoniali ad uso singolo. Il metodo di Paracchini, ricostruito dai finanzieri di Imperia, era di creare una fattura bis per ogni numero progressivo dei registri. «Nessun coinvolgimento dei dipendenti Rai che hanno presentato fatture per prestazioni autentiche», sostiene Alessandro Gentiloni Silveri che li assiste.