la Repubblica, 3 febbraio 2021
Google discrimina e paga un pugno di dollari
U na soluzione da 2,6 milioni di dollari. Google prova a rimediare così ad anni di discriminazioni nei confronti delle dipendenti donne, pagate meno – e promosse ancor meno – dei colleghi maschi. E pure dei tanti potenziali collaboratori asiatici mai assunti, scartati su base razziale, pur se iper-qualificati. Il colosso di Mountain View chiude dunque così una delle più spiacevoli pagine della sua storia. La class action intentata da 1.757 donne e 1.219 ingegneri asiatici candidatisi a posti di responsabilità lo dice chiaro: in azienda si lavora su un doppio binario. Le signore e i colleghi mancati dovranno dividersi 1,4 milioni di dollari, ovvero la cifra stabilita dal Dipartimento del Lavoro di Washington, come arretrati e interessi. Intanto, sarà stanziata pure una riserva di cassa di almeno 1,25 milioni per coprire eventuali altri “aggiustamenti” dando agli impiegati che troveranno a questo punto anche loro il coraggio di denunciare, 5 anni di tempo. L’accordo non impoverisce certo il colosso del web. Ma di sicuro ne intacca pesantemente la reputazione.