Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  febbraio 03 Mercoledì calendario

Biografia di Romano Floriani Mussolini

Un cognome pesante. Che però non gli ha impedito di coltivare il sogno di qualsiasi ragazzo. Quello di diventare un calciatore. Un sogno che Romano Floriani Mussolini sta davvero realizzando. Sì, proprio Mussolini. E non è un caso di omonimia o di lontana parentela. Il diciottenne terzino della Primavera della Lazio è il figlio di Alessandra Mussolini e quindi pronipote diretto di Benito. Ha scelto di avere entrambi i cognomi, sia quello di papà Mauro sia quello di mamma Alessandra. E, oltre a due cognomi, ha anche sei nomi di battesimo, registrati in Chiesa. Oltre al nome con cui tutti lo chiamano, Romano (come il nonno materno) ci sono quelli della nonna Maria, del padre Mauro, di Magid, Andrea e anche del bisnonno Benito. 
Solo calcio 
Il passato, ingombrante, ce l’ha insomma stampato nei nomi e nei cognomi. Ma al ragazzo questo interessa pochissimo, assicura chi lo conosce bene. Di politica non si è mai occupato e non è in cima ai suoi interessi. Sin da piccolo la sua unica vera passione è stata il calcio. Nella casa di Roma Nord dove tuttora vive è cresciuto a pane e partite. Quelle della Premier, in particolare, di cui è un grande appassionato. Ancora adesso si fa «scorpacciate» di match di calcio inglese in tv, segue molto il Liverpool e ammira tantissimo Alexander-Arnold che ha preso come modello cui ispirarsi. Ma, oltre a vederlo, il calcio lo ha anche sempre praticato. Dopo essere cresciuto nella Academy della Roma, quattro anni fa è stato tesserato dalla Lazio. Ha fatto parte all’inizio del gruppo dei Giovanissimi B, poi dell’Under 17, infine dell’Under 18. Con una parentesi di 6 mesi, due stagioni fa, nella Vigor Perconti, una delle società romane più quotate per il settore giovanile. Questa stagione l’ha cominciata con l’Under 18, di cui ancora formalmente fa parte, visto che per età è quella la sua categoria. Ma nelle ultime settimane Romano è stato aggregato alla Primavera, pur essendo sotto età. Nelle due partite giocate dai biancocelesti dopo che il campionato è ripartito Mussolini è rimasto in panchina, non ha dunque ancora debuttato. Ma la promozione anticipata in Primavera suona come una investitura. 
Tra futuro e passato
Esterno basso di corsa e di fisico, ha nella capacità di concentrarsi la sua arma migliore. I tecnici che lo hanno fin qui avuto non si sbilanciano. Ma la sensazione è che il ragazzo dal cognome pesante possa avere un futuro importante. «È un ragazzo umile, un grandissimo lavoratore – dice Mauro Bianchessi, responsabile del settore giovanile del club biancoceleste –. A me piace, anche se non è scattante come tutti i longilinei. Non è ancora un giocatore pronto, ma ha grandi margini di crescita. Bisogna seguirlo, perché diventerà un calciatore. Non so in quale categoria, se in A, in B o in C, ma arriverà». Nonostante il cognome ingombrante. «Ma a lui questa cosa non pesa – garantisce Bianchessi –. In campo va chi merita, non importa altro». E la famiglia che dice? «Io ne sto fuori – rivela Alessandra Mussolini all’AdnKronos -, sulla sua vita e sulle sue cose non vuole alcuna intromissione. Rischio strumentalizzazioni? Non c’è nulla da commentare, è un tema da cui preferisco stare fuori». Con mamma Alessandra, nei mesi scorsi, Romano è stato co-protagonista di una puntata di «Ballando con le stelle» sulla Rai. Nel calcio adesso può essere un protagonista assoluto. Anche se quel cognome è pesante.