la Repubblica, 1 febbraio 2021
Gattuso, le docce e la pescheria
Era dai tempi di José Mourinho che non si attendeva con tanta trepidazione l’intervista post-gara. Merito di Rino Gattuso. La differenza: Mou metteva in piedi ogni volta il suo show para-qualcosa, Ringhio sta venti minuti e ne viene fuori quasi sempre una sorta di rappresentazione post-eduardiana, che sa di realtà. Dallo studio, ieri Sky, lo sanno, sollecitano, lui sembra quasi sollecitare a sua volta. Spettacolo.
Cogliendo fior da fiore: «I giocatori sanno che da parte mia non c’è rancore: poi uno capisce che non gioca e allora sta col musino. Ma c’è rispetto»; «Io credo al lavoro, credo che la mattina bisogna svegliarsi e farsi una bella doccia: prima calda e l’ultimo minuto bella fredda, mettersi un bel profumo, vestirsi e andare a lavorare con serietà»; «Per entrare nella mia pescheria bisogna essere gente di classe».