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 2021  gennaio 31 Domenica calendario

Vigone, dove crescono gli eredi di Varenne


Il Paradiso dei cavalli da corsa è a Vigone, provincia di Torino, cittadina di poco più di 5 mila abitanti conosciuta nel mondo del calcio per essere il «buen retiro» di Davide Nicola, nuovo allenatore del Torino. Negli ambienti dell’ippica, invece, Vigone è ricordata soprattutto come la località dove ha svolto per 17 anni la sua attività di stallone Varenne, il più forte trottatore di tutti i tempi, vincitore delle più ricche e importanti corse del mondo. Nella sua straordinaria carriera in pista Varenne ha conquistato tra l’altro due Prix d’Amérique a Parigi, considerato il campionato del mondo per trottatori, e altrettanti Elitloppet a Solvalla, in Svezia, oltre a tre Lotteria di Agnano e al Derby, chiudendo la carriera con 62 vittorie su 73 gare disputate, una media spaventosa. Non a caso Varenne è stato l’unico cavallo nella storia dell’ippica mondiale a essere stato «Cavallo dell’anno» in tre differenti Paesi: Italia (3 volte), Francia (2) e Usa (1).
Ritirato dalle corse nel 2002, Varenne fu subito avviato all’attività di riproduttore e la sua nuova «casa»diventò appunto l’Allevamento Il Grifone di Jacopo Brischetto, alle porte di Vigone, dove si è ben presto rivelato un fuoriclasse anche come stallone. Sono ormai oltre 2 mila i suoi figli sparsi sulle piste di tutto il mondo, i migliori dei quali hanno già conquistato oltre 150 gran premi nei più importanti ippodromi internazionali. E a quasi 26 anni Varenne, trasferito nell’agosto 2019 all’Equicenter di Pavia, è ancora il miglior stallone italiano.
Non tutti sanno però che Vigone, nella scia di Varenne ma non solo, è diventata il fiore all’occhiello dell’ippica nazionale per una serie quasi incredibile di centri di allevamento e di allenamento tutti concentrati nel raggio di pochi chilometri: un caso senza uguali in Italia e con pochi confronti anche nel mondo per la qualità dei cavalli prodotti. La prova viene dalla riunione internazionale di trotto di oggi pomeriggio all’Ippodromo di Vincennes, periferia di Parigi, una sorta di vetrina mondiale imperniata proprio sul Prix d’Amérique, la più famosa corsa europea per cavalli mezzosangue, vinta due volte da Varenne. Fra i 18 trottatori partecipanti all’appuntamento clou ci sono anche tre cavalli italiani, e tutti e tre hanno legami strettissimi con Vigone e i suoi centri ippici. Victor Ferm è nato infatti nell’Allevamento Ferm di Giuseppe Canavesio, Vivid Wise As è stato domato e allenato da Marco Smorgon sulla pista del Centro Ajrale, mentre Tony Gio – che è figlio di Varenne – è stato concepito, svezzato e cresciuto proprio all’Allevamento Il Grifone, vicino al suo inarrivabile papà.
Ma non basta, perché dei 18 cavalli “indigeni”, cioè nati e domati in Italia, che oggi parteciperanno a una delle 11 corse in programma a Vincennes, ben 9 sono cresciuti a Vigone: merito anche degli altri centri di allevamento presenti nella zona, come Le Fontanette, l’Allevamento Bar, l’Azienda Agricola Rondello e il Centro Equino Arcadia. Sono sette diversi poli ippici, tutti di grande affidabilità, racchiusi in un’area di pochi km quadrati, visitati ogni anno in un pellegrinaggio continuo da allevatori e allenatori alla ricerca di qualche puledro da sogno, magari del futuro Varenne. Così capita che nell’ippica Vigone venga ormai accostata ai più famosi e stimati centri ippici mondiali, come Lexington, nel Kentucky, fulcro del trotto e del galoppo americani, non distante da dove si corre ogni anno il prestigioso Kentucky Derby per purosangue, una delle tre prove della leggendaria Triple Crown. Oppure come Newmarket, punto di riferimento imprescindibile per il galoppo inglese. O magari Deauville e gran parte della Normandia, la patria dell’ippica francese. Varenne aveva aperto la strada: e Vigone è diventata famosa nel mondo grazie ai cavalli da corsa. —