La Gazzetta dello Sport, 31 gennaio 2021
Lotito anticipa gli stipendi
Claudio Lotito paga gli stipendi in anticipo e sfrutta i vantaggi della legge di Bilancio. Il giorno dopo la decisione della Federcalcio, su spinta della Lega di Serie A, di allungare a fine maggio i termini per il versamento degli ultimi stipendi del 2020 di giocatori e staff, il presidente della Lazio ha annunciato di avere pagato le spettanze di febbraio e marzo, oltre quelle di gennaio. Due mesi in anticipo «per dare un segnale», ha detto il numero uno biancoceleste. Ma anche e soprattutto per usufruire di importanti benefici fiscali introdotti dalla legge di Bilancio, che scadranno il 28 febbraio.
Contributi a rate
A novembre, dopo il caso tamponi, alla Lazio era venuta fuori la polemica legata agli stipendi in ritardo. Luis Alberto, sui social, si era infatti sfogato dopo l’acquisizione dell’aereo personalizzato. «Ho visto che comprano cose, ma non ci pagano», aveva scritto sui social. E ancora: «Spendono tanti soldi, ma per noi non c’è niente». La società si era infuriata per la sortita dello spagnolo, che il giorno dopo aveva fatto retromarcia sempre sui social, ma senza affrontare la dirigenza. Una situazione non facile, insomma. Ora la Lazio ha pensato di sfruttare una legge pensata per le imprese in difficoltà per il Covid: ottenere vantaggi collaterali che vanno oltre l’emergenza potrebbe forzare lo spirito stesso della norma, ma su questo sarà l’Agenzia delle Entrate a fissare tutti i limiti interpretativi. Grazie alla legge di Bilancio i biancocelesti hanno quindi pagato lo stipendio netto dei giocatori e dilazionato il versamento dei contributi. I commi 36 e 37 dell’articolo 1 della legge stabiliscono che si possono versare in un secondo momento le ritenute, i contributi previdenziali e assistenziali in scadenza a gennaio a febbraio. Il pagamento, “senza sanzioni né interessi”, dovrà essere fatto entro il 30 maggio o mediante rateizzazione in 24 mesi, con il pagamento della prima rata entro fine maggio.
Nuovo termine
Solo due giorni fa la Federcalcio aveva lanciato un importante salvagente alle società in difficoltà per il pagamento degli stipendi degli ultimi tre mesi del 2020. La prossima scadenza per ottobre, novembre e dicembre non sarà più il 16 febbraio (quindi niente penalizzazioni a quella data): il Consiglio federale ha previsto che si possano spostare i pagamenti al 31 maggio, sempre che ci sia un accordo «in sede protetta» con i giocatori, club per club. Come detto dal presidente Gabriele Gravina, comunque, l’80 per cento delle società di Serie A ha pagato fino a dicembre.