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 2021  gennaio 28 Giovedì calendario

25.255 ragioni per non esagerare

A rischio di sembrare ossessionati, e magari è vero, dobbiamo tornare sul tema “lavoro e media”. Su giornali e/o testate giornalistiche online capita sempre più spesso nelle ultime settimane di imbattersi in due serie di notizie: i furbetti del Reddito di cittadinanza e i rider felici. Premessa epistemologica: i media – tutti, compreso Il Fatto – non raccontano “la realtà”, ma se va bene quel pezzo di realtà che vedono e che interessa ai loro giornalisti (questo caso è, ovviamente, il best case scenario, visto che non prevede editori spuri, cointeressenze d’affari o politiche, etc). Che realtà vedono dunque quelli che insistono su furbetti del Rdc e rider felici? Una in cui la povertà è sostanzialmente una colpa o un delitto: i furbetti sono degli zozzoni, ovvio, e gli altri sono gente che non ha voglia di rimboccarsi le maniche. A colpevolizzare la vittima (della povertà) ci pensa appunto il rider felice: gioiellieri, commercialisti, piloti d’aereo oggi fattorini realizzati. In attesa degli ex giornalisti oggi rider felici, dobbiamo avvisare i colleghi di non esagerare. Ieri, per dire, abbiamo letto sul Corriere della Sera di “Francesco, il campione dei rider”. È felice? Certo: “Racconta la sua storia e la intercala con risate spontanee”. Palermitano, 38enne, pare sia il recordman mondiale di consegne: per Glovo ne ha fatte 25.255 in tre anni facendo “su e giù in motorino, dieci ore al giorno da mezzogiorno alle 10 di sera, senza domeniche e festivi”. Stipendio: “Lavoro con la partita Iva. Tra contributi, tasse e benzina riesco a guadagnare 1.400-1.500 euro netti al mese”. Ecco, vorremmo soffermarci sui numeri. Pare non ne faccia, ma calcolando almeno un giorno di riposo ogni due settimane, diciamo che Francesco lavora 28 giorni al mese, 336 all’anno e ha fatto dunque una media di oltre 2,5 consegne all’ora per dieci ore ogni volta. Il guadagno: 1.500 euro netti fa 5,3 euro netti all’ora per il più produttivo rider al mondo (com’è noto il numero delle consegne conta assai), il quale passa il 40% del suo tempo, notti comprese, a lavorare. Forse è il caso che nelle redazioni sempre più piene di precari e cottimisti si tenga maggior conto del noto consiglio di Stephen King: attento a quello che desideri, perché potresti ottenerlo.