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 2021  gennaio 25 Lunedì calendario

A Davos, Xi rilancia il "multilateralismo inclusivo"

Via dai lussuosi alberghi, dagli ovattati salotti dove scambiare confidenze, smorzare conflitti, affinare nuove intese. Il World Economic Forum quest’anno va in diretta streaming. Anche la grande messa che riunisce il gotha mondiale della politica e del capitalismo si converte al remoto. Per la prima volta dalla fondazione nel 1971, il Wef diserta Davos: la montagna, un po’ meno incantata che in passato, aveva resistito ai contestatori ma ha dovuto arrendersi alla crisi sanitaria.È presto per concludere che sia così avviato il declino del Forum di Davos, dal nome dell’esclusiva località svizzera, simbolo controverso della governance internazionale. L’edizione aperta ieri sera, con sessioni fino a venerdì, mostra quanto il baricentro del mondo si stia spostando verso l’Asia. Il protagonista di oggi è il presidente cinese Xi Jinping, che rivendicherà di aver sconfitto il Covid e rilanciato la sua economia mentre l’Occidente fatica a vedere l’uscita dal tunnel. Il leader cinese aveva già partecipato a Davos nel 2017, attaccando il protezionismo di Donald Trump che stava allora per insediarsi. Questa volta, secondo i media di regime, Xi vuole lanciare l’invito a un “multilateralismo inclusivo”. Non avrà subito risposta perché il grande assente è Joe Biden: manderà John Kerry, l’inviato speciale per il Clima. Kerry sarà accolto bene dopo la decisione del nuovo presidente di far rientrare gli Usa nell’accordo di Parigi.Lo spostamento verso l’Asia è sancito anche dalla decisione del Wef di traslocare a maggio a Singapore, considerata più sicura dell’Europa. L’appuntamento fisico sarà mantenuto in trasferta perché gli imprenditori, che pagano migliaia di euro per il biglietto d’ingresso, sono spesso più interessati agli incontri dietro le quinte che al programma ufficiale. L’edizione virtuale 2021 s’intitola “Un anno decisivo per ricostruire la fiducia” e avrà una partecipazione inferiore a quella del 2020 ma comunque corposa. Tra gli iscritti oltre mille i leader del mondo degli affari, della politica e della società civile, con l’Europa rappresentata da Emmanuel Macron, Angela Merkel e Ursula von der Leyen. Il premier Giuseppe Conte, che interviene mercoledì, nei giorni cruciali della crisi di governo a cui gli altri partner Ue guardano con preoccupazione, tornerà a spiegare le priorità della presidenza italiana del G20.Un anno fa, l’élite mondiale aveva cominciato a preoccuparsi di una misteriosa epidemia proveniente dalla Cina, mentre uno dei clou del vertice era stato lo scontro fra Trump e e l’attivista Greta Thunberg. Il programma del 2021 è ovviamente concentrato sui rimedi alla duplice crisi, sanitaria ed economica. Molto attesi gli interventi dell’immunologo americano Anthony Fauci e della presidente della Bce, Christine Lagarde. Il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire discuterà di come agire per ripristinare la crescita economica nell’era post pandemia con il numero uno di Volkswagen, Herbert Diess e il ceo di Goldman Sachs, David Solomon. Tra gli invitati italiani alla cerimonia inaugurale anche Ca rlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo. “Promuovere un nuovo contratto sociale”, “Ripensare il consumo per un futuro sostenibile”, “Costruire un’economia positiva per la natura": molte delle sessioni del Wef di quest’anno hanno titoli che rimandano a Porto Alegre, la città brasiliana che aveva ospitato il “World Social Forum” tra il 2001 e il 2005, una sorta di contro- Davos. I tempi sono cambiati. E ora Schwab, il gran cerimoniere del Wef, chiede di “ripensare il capitalismo” alla luce di una pandemia che ha «esacerbato le disuguaglianze».