la Repubblica, 21 gennaio 2021
Il segreto dei centenari contro il Covid
Hanno appena schiacciato il coronavirus sotto al peso dei loro 107 anni. Una donna di Caorle è guarita a capodanno. Un’altra, negli stessi giorni, a Loro Piceno. Ancora più anziane, ma sempre vincenti, sono state una 108enne di Genova a settembre e una coetanea di Milano a giugno. Il record spetta alla spagnola Maria Branyas, classe 1907, che potrebbe essersi contagiata alla festa del suo 113esimo compleanno ed è guarita con qualche sintomo leggero in una Rsa in Catalogna.
Molti guariti centenari ricordano di aver sconfitto la Spagnola un secolo fa. «E chissà che non ci sia davvero qualche residuo di immunità», si chiede Claudio Franceschi, professore all’università di Bologna, fra i massimi esperti di centenari al mondo. Anche se influenza e Covid sono causati da virus diversi, infatti, il segreto dei grandi anziani sembra risiedere proprio nel sistema immunitario.
«Abbiamo appena analizzato i campioni di due centenarie guarite senza grandi problemi», spiega Andrea Cossarizza, immunologo dell’università di Modena e Reggio Emilia. «Rispetto ai giovani, hanno valori molto bassi di alcune proteine legate all’infiammazione». Sappiamo che i sintomi gravi del Covid nascono dalla tempesta di citochine: reazione eccessiva e scoordinata del sistema immunitario. «Loro hanno molte sostanze antinfiammatorie, che tengono sotto controllo l’intensità della risposta immunitaria».
I grandi anziani che sconfiggono il Covid hanno dunque una sorta di termostato che già normalmente sa regolare la temperatura dell’infiammazione e che di fronte al coronavirus impedisce al sistema immunitario di perdere la testa. «D’altronde – sottolinea Franceschi – è probabilmente questa la spiegazione del loro invecchiare in buona salute». Il concetto ha il nome di inflammaging : è il livello di infiammazione dell’organismo in assenza di infezioni, che tanto più si mantiene basso, tanto più permette di invecchiare in salute. Franceschi e Cossarizza, suo allievo, ne sono gli inventori.
In Italia oggi vivono quasi 15mila centenari. Le donne sono 6 volte di più. Ma gli uomini, quando arrivano a quell’età, sono più robusti e in salute. «In passato erano 18 mila, ma oggi risentiamo di Prima guerra mondiale e Spagnola», spiega Franceschi. Solo uno su 5 arriva al secolo in buone condizioni. E il professore di Bologna mette in guardia dalle generalizzazioni. «Il Covid non ha risparmiato i centenari. Ha confermato che al loro interno c’è una grande eterogeneità, molto più ampia rispetto ai giovani». Ecco allora che capire perché una persona reagisce meglio al coronavirus non è poi così diverso dal cercare di capire perché una persona invecchia meglio di altre. Il fatto che le donne raggiungano più facilmente il secolo è probabilmente legato al perché muoiono meno di Covid. Secondo Franceschi, «sono problemi che rientrano nella stessa cornice». E scoprire come i centenari schiacciano il Covid aiuterà a capire anche i segreti dell’invecchiare in salute.