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 2021  gennaio 20 Mercoledì calendario

La deflazione tecnologica, dal telaio a Zoom

Quando nella seconda metà del Settecento il telaio venne potenziato con il motore a vapore e industrializzato con la prima scheda perforata (non è nata con i computer, come si potrebbe pensare) il costo delle stoffe scese. In un’epoca in cui la digitalizzazione diventa sempre meno tangibile, l’esempio è utile per comprendere come la tecnologia sia fortemente deflazionistica e come anche dalla Zoom-economy ci potremmo aspettare una apparentemente buona, in realtà pericolosa, discesa dei prezzi. Certo, i fattori che li alimentano sono molti. Nel Settecento, con la rivoluzione industriale, crebbero anche i salari (quella agricola era un’economia di sussistenza e tendenzialmente di baratto, comunque meno generosa rispetto a quella operaia). I salari, in generale, fanno salire i prezzi. Inoltre allora la discesa del prezzo delle stoffe determinò una crescita esponenziale della domanda. E alimentò il fenomeno del consumo nelle classi sociali medie. Oggi la situazione appare diversa: la digitalizzazione è fondamentalmente un succedaneo del mondo analogico. Sostituisce più che aggiungere, in particolare in un mondo influenzato dalla pandemia: il commercio elettronico prende giocoforza il posto dell’economia al dettaglio tradizionale. La videochiamata cannibalizza interi settori della mobilità, dal taxi al viaggio aereo fino all’ospitalità. Sembra venire meno anche una lucida interpretazione di Federico Caffè secondo la quale l’inflazione era la capacità delle classi sociali di scaricare sugli altri il costo della vita. Se i prezzi vengono centralizzati in Amazon anche questa tensione si scarica. Gli spostamenti azzerati hanno sicuramente avuto un impatto enorme sulla CO2, ma con altrettanta sicurezza non hanno fatto bene ai prezzi. Complice il crollo del valore, le sei più grandi compagnie aeree al mondo valgono in Borsa, tutte insieme, come la sola Zoom. Il Whatsapp gratuito al posto della telefonata è un altro esempio di facile comprensione. Dunque, l’impatto della tecnologia potrebbe frenare i prezzi in un momento in cui anche le altre variabili tipiche (aumento della domanda e salari) non offrono stimoli. L’unica variabile espansionistica dei prezzi potrebbe essere l’aumento della moneta (i grandi finanziamenti europei ed americani). Ma riuscirà a bilanciare la tecnologia?