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 2021  gennaio 18 Lunedì calendario

Anche i fucili sono intelligenti

Michal Mor e Shir Ahuvia sono due donne israeliane esperte di tecnologia che hanno messo a punto un sistema destinato a cambiare completamente le battaglie sul terreno fra reparti di fanteria. Smart Shooter è un dispositivo di tiro basato sull’intelligenza artificiale che rende i fucili intelligenti, più precisi e più letali. Le unità di fanteria sono in genere quelle meno supportate dalla tecnologia, rispetto ad altri rami dell’esercito come Aviazione o Marina. La tecnologia dell’azienda fornisce abilità da cecchino a tutti i soldati rendendo i loro fucili intelligenti e connessi: l’intero plotone e i centri di comando e controllo possono vedere ciò che i soldati vedono attraverso il mirino nelle operazioni diurne e notturne. Smash Fire Control System, è dotato di telecamera, tecnologie di visione artificiale, software e algoritmi di elaborazione delle immagini. Si monta sulla canna di qualsiasi fucile d’assalto standard. Il soldato guarda attraverso un cannocchiale ottico e decide chi è il bersaglio e quando sparare, ma è il sistema che aggancia il bersaglio, traccia i movimenti e, utilizzando l’elaborazione della previsione dell’impatto assistita dal computer, sincronizza il rilascio del colpo. Il bersaglio può essere statico o in movimento, il sistema garantisce capacità di un colpo solo fino a 300 metri. I dati dell’esercito americano indicano che la probabilità di un colpo sotto stress è inferiore al 20% a 200 metri e al 10% a 300 metri. Con i sistemi di controllo del fuoco Smash, i soldati che hanno sperimentato il sistema per la prima volta hanno raggiunto l’80% di centri.
Ci vogliono solo pochi minuti per addestrare i soldati a usare il sistema, ha detto spiega la dottoressa Mor, a differenza delle tre settimane di addestramento per usare un normale fucile. “È come se stessimo inventando lo smartphone per il mondo dell’esercito”, ha spiegato, “la nostra è una piattaforma che cambierà l’intera mentalità di come dovrebbero essere le cose”. I sistemi sono già utilizzati dall’Idf e dalle forze speciali Usa, in dicembre la start-up israeliana ha ottenuto un contratto milionario dal Ministero della Difesa indiano.