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 2021  gennaio 16 Sabato calendario

Tutte le iniziative per i 700 anni dalla morte di Dante

Convegni e giornate di studi, certo. Libri: novità e ristampe. Letture pubbliche, ovviamente. Con la mente che non può non andare alla crociata televisiva e di piazza di Roberto Benigni. Per l’anniversario dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri la lista delle iniziative è vertiginosa, da Nord a Sud, ma non tutti gli eventi sono solenni come si crede.
Passerelle all’Inferno. Tra le serissime iniziative in calendario a Firenze (lectura Dantis e mostra virtuale agli Uffizi, i vari appuntamenti dell’accademia della Crusca…) chi si aspettava, per esempio, una fashion night con sfilata della “collezione dantesca” di un noto brand del lusso? Succederà tra aprile e luglio (sulla moda ai tempi di Dante si è tenuto un ciclo di conferenze a Ravenna: si può rivedere online).
Nell’estate fiorentina la voce di Francesco Pannofino accompagnerà un video mapping proiettato sulla facciata del Museo Casa di Dante, con scene della Commedia. Per non parlare del flash mob di Piazza Santa Croce: i passanti si potranno unire alla compagnia di danzatori del Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e ballare una coreografia ispirata al Paradiso.
BOMBE DAL PURGATORIO. Agli amanti del Purgatorio è consigliata la visita a Prato. Qui, infatti, l’artista Leone Contini riprodurrà il monte dell’iconografia dantesca con un’installazione fatta di legno e macerie, ispirata alle colline artificiali spiraliformi costruite in molte città europee con i detriti dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. Il progetto fa parte dei cinque selezionati dalla sezione dedicata a Dante del bando Cantica21, di Mibact e Farnesina. Tra i vincitori c’è anche il leporello gigante di Marta Roberti, in agenda a Roma. Un “bestiario” di otto tavole racchiuse in un libro a fisarmonica di ferro e carta carbone, dove si rappresentano gli animali allegorici della Commedia.
CINEMA MUTO E QR CODE. L’omega della parabola dantesca è a Ravenna. Qui il Poeta ha concluso i suoi giorni, tra il 13 e 14 settembre del 1321, e qui fioccano vivaci celebrazioni, con tanti eventi in corso già dall’autunno. Per dirne uno, a fine settembre è stato tirato fuori dagli archivi il primo film mai realizzato sulla Commedia, datato 1911 e muto, sonorizzato dal vivo per l’occasione dal duo indie degli OvO. C’è anche chi ha deciso di ripercorrere letteralmente le orme di Dante, camminando a piedi da Firenze. Un’epopea figurativa sarà invece quella organizzata al Mar (da marzo) sull’influenza dantesca nella cultura di massa, dal fumetto alla pubblicità. E in attesa della settecentesima Cerimonia dell’olio (in cui si rimbocca il combustibile per la lampada votiva sulla tomba di Dante), il centro storico della città sarà illuminato da sedici endecasillabi luminosi al neon bianco, con annesso QR code per ascoltare via smartphone i canti da cui sono tratti.
COMMEDIA A ROTOLI. L’anno dantesco avrà il suo record. Se vi siete mai chiesti qual è la versione della Divina commedia più grande del mondo, la risposta è Rubedo e misura quasi 400 metri quadrati. È un disegno in bianco e nero delle principali figure del Poema, realizzato su rotolo di carta di 97×4 metri dall’artista torinese Enrico Mazzone. Ogni cantica si sviluppa per più di 30 metri di illustrazioni fatte a mano e a pancia in giù, con la tecnica della matita puntinata. “Per me è stato un percorso introspettivo non da poco”, spiega Mazzone, che lavora al disegno da quasi cinque anni e ha cominciato in Finlandia, dopo essersi trasferito nella cittadina di Rauma. Da dove gli è venuta l’idea? “Visitando una cartiera”, racconta. Da questa estate il suo atelier si è trasferito a Ravenna, grazie al sostegno dei mecenati Beatrice Bassi e Leonardo Spadoni (e il supporto di Vittorio Sgarbi), ma Rubedo è destinata a essere esposta nella città d’origine dell’artista, Torino, dopo un’imponente opera di digitalizzazione. La stessa Torino che ospiterà una “maratona” di 15 ore di lecturae Dantis, con cento volontari che leggeranno ognuno un canto, accompagnati da musicisti dal vivo.
PODCAST DEGLI ORRORI. Per chi non ci avesse ancora pensato, ecco il “jukebox” dantesco. È parte del calendario di Verona ed è composto da 21 podcast di un quarto d’ora a tema Commedia. Le voci sono, tra gli altri, di Isabella Ragonese, Lino Guanciale, Filippo Nigro, Vinicio Marchioni, Leo Gullotta, e il tappeto sonoro è curato da Giulio Ragno Favero (del Teatro degli orrori) e dal regista Fabrizio Arcuri.
L’ASSO NELLA MANICA. Tra le iniziative della Regione Marche c’è anche il caso di un gioco da tavolo (in uscita in primavera) ambientato nei cerchi dell’Inferno. Si intitola Comedia-Inferno e si gioca con le carte. Facile immaginare che avrà almeno due sequel.