il Fatto Quotidiano, 16 gennaio 2021
Il consulente di Toti che rifarà il look alla Liguria per 10mila euro al mese
La priorità della Regione Liguria è il look. E a disegnarlo sarà un superconsulente della comunicazione che guadagnerà 10mila euro mensili (11mila e 600 con il bonus produzione), per 18 mesi. La riforma Madia ha messo parecchi paletti in tema di incarichi esterni alle amministrazioni pubbliche. Ma il nuovo guru li potrà aggirare, non essendo inquadrato nell’ente pubblico, ma in una società partecipata, Liguria Digitale. Un’azienda in house dai compiti poliedrici: partita come volano dell’informatizzazione pubblica, nel tempo è stata usata per allestire un red carpet tra Santa Margherita e Portofino e promuovere la focaccia al formaggio di Recco.
Non è un mistero che il governatore Giovanni Toti, ex giornalista Mediaset, tenga molto alla comunicazione. Nel 2019 la Regione Liguria ha speso 2 milioni di euro in pubblicità istituzionale. Dal 2015, anno di elezione di Toti, i servizi affidati a Primocanale, principale emittente locale, sono aumentati del 555%. Liguria Digitale è anche la miglior cliente di Telenord, seconda tv ligure: 557 mila euro di affidamenti in sei anni. E sul Secolo XIX, maggiore quotidiano della Regione, la giunta regionale comprò la scorsa primavera 22 pagine di pubblicità (60mila euro) in un solo giorno per lanciare la campagna di comunicazione Ripartiamo insieme.
Il nuovo manager gestirà una sorta di super ufficio stampa regionale, che per l’opposizione diventerebbe addirittura la seconda testata ligure come dimensioni. Sarà affiancato da un comitato editoriale di cui faranno parte due figure di fiducia del governatore: il segretario regionale Pietro Giampellegrini e la portavoce Jessica Nicolini. Il fulcro del nuovo progetto è il portale di promozione territoriale “La mia Liguria”: una creazione di Marco Pogliani, spin doctor di Beppe Sala, che per Regione Liguria ha una consulenza da 200mila euro. Il marchio è già registrato, sui colori è mancata forse un po’ di fantasia: scritta bianca su sfondo arancione e azzurro. Gli stessi del logo di Cambiamo. Il partito fondato da Toti ha fatto il pieno alle Regionali (20% dei voti) e ora vorrebbe ripetere l’exploit anche a livello nazionale, dove i sondaggi lo attestano per ora su un magro 1,2%. Ma gli investitori sembrano dargli fiducia e nel 2020, con 530mila euro di donazioni private, è stato il partito più finanziato d’Italia.