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 2021  gennaio 15 Venerdì calendario

Periscopio

Non è oggi il giorno in cui viene giù tutto. I ribelli grillini hanno deciso che è meglio se restano aggrappati alle poltrone. Dopo Tav, Tap, si faranno piacere anche il Mes. Fabrizio Roncone, Corsera.
«Un suggerimento a Giuseppe Conte? Fare presto, presto. Il tempo delle mediazioni si sta esaurendo». E a Matteo Renzi? «Un consiglio ciclistico: adagio nelle discese e attento alle curve...». Romano Prodi, ex presidente della Commissione Ue. (Massimo Franco), Corsera.

È Jalta che, per mezzo secolo, ha sospeso la storia, facendo tacere tutti i veri contrasti sotto l’unico grande contrasto, e assicurando la pace con la minaccia di una guerra sola e definitiva. Saverio Vertone, Il ritorno della Germania. Rizzoli, 1992.

Ciò che mi indigna di più è l’ignoranza di chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica. Ma le sembra giusto che posti-chiave vengano occupati in base ai «pacchetti elettorali» piuttosto che ai titolo di studio? Carlo Verdone, attore e regista (Nino Materi), il Giornale.

Il 22 maggio 1963 per la finale di Wembley contro il Benfica ero davanti alla tv, e dove se no? Una volta si vedevano sempre le partite in compagnia. Venivano a casa amici e fidanzate, quasi sempre da mia madre, si mangiava un tramezzino e si beveva un sacco. Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia (Valentina De Salvo) Repubblica.

La mia era la Milano che entrava in un decennio felice dopo la paura e le serrande abbassate dei tempi del terrorismo. Non erano solo modelle come qualcuno vorrebbe far credere: era moda, industria, manifattura, l’invenzione della tivù privata e quindi la pubblicità. Paolo Pillitteri, ex sindaco di Milano (Giannino della Frattina), il Giornale.

So soltanto di te, papà, che, a appena cinque anni, un giorno sei sparito da casa. Mi immagino tua madre che grida disperata «Gisto! Gisto!» per viale Milazzo, e le altre donne che si affannano a cercarti, già sgomente: un bambino così piccolo non se ne va da solo… Ma tu, invece, te ne eri andato proprio solo: troppo curioso, per tollerare il piccolo cortile di casa. Ti ritrovarono infine in un assembramento di gente che gridava, per strada. Era il 1919, già le piazze ribollivano di scioperi e di moti. Ti riabbracciò piangendo tua madre, prima di mollarti due sberle sonore? Ma la voglia di vedere, scoprire, ti era già nel sangue. Marina Corradi, scrittrice. La Gazzetta di Parma.

Nel 2019 in Danimarca sono nati solo 18 bambini con sindrome di Down, lo 0,029 per cento. Il governo ha deciso che l’anomalia genetica va sradicata con aborti selettivi. Che cosa ne pensa? «Mi fa venire la pelle d’oca. Se una donna arriva alla decisione di abortire, non mi sento di giudicarla. Quello che trovo inquietante è che un governo incentivi l’eradicazione di una specifica patologia, in virtù di una non meglio identificata società perfetta». Francesca Moscardo, affetta da una grave malattia che le ha impedito di crescere (Stefano Lorenzetto). Corsera.

«Hai fama di tombeur de femmes, il che non si concilia con la santità dello zio!». Ma anche lui si era innamorato. Ho effettivamente delle amiche di gioventù, oggi ottantenni, che mi dicono che ero appetibile. Io però non me ne rendevo conto e ho avuto diversi flirt con donne brutte. A saperlo mi sarei regolato diversamente. Jas Gawronski, giornalista (Giancarlo Perna). Libero.

Ho lavorato all’università Cattolica per sei anni. Molte soddisfazioni e qualche delusione: non mi fu rinnovato il contratto. Ci stetti male per sei mesi. Per fortuna passai quasi subito a insegnare alla Loyola University. Valerio Massimo Manfredi, scrittore (Antonio Gnoli), la Repubblica.

Fra i clienti affezionati dell’enorme libreria Hoepli di Milano (cinque piani, tredici reparti, quaranta librai, duecentomila referenze) ci sono stati Umberto Eco, Giovanni Spadolini, Enrico Cuccia («veniva di sabato, sempre alla stessa ora, intorno alle dieci»). Oggi varcano la soglia influencer e youtuber. «Non dimentichiamo i milanesi, i tanti appassionati di lettura che vengono in via Hoepli perché cercano il rapporto umano. Io seguo l’e-commerce, fondamentale in questo periodo, ma lo scambio fra libraio e lettore è decisamente altra cosa. Matteo Hoepli, editore (Marta Ghezzi). Corsera.

La passione, specie quando è troppa, può ostacolare la trasmissione. Io ho avuto insegnanti talmente presi dalla foga che non capivo niente di quel che dicevano. La loro esaltazione era un muro tra il sapere che dovevano trasmettere e noi studenti che dovevamo riceverlo. Succede spesso agli attori quando leggono un testo. Il loro ruolo (apparentemente modesto, in realtà difficilissimo) sarebbe semplicemente quello di consegnare il testo al pubblico. Ma se si mettono a delibare la parola, deformandola e caricandola, impediscono alle parole di giungere ai propri destinatari. Edoardo Albinati, scrittore (Nicola Mirenzi), Huffington Post Italia.

Gli ufficiali italiani del campo gli avevano spiegato: «Ormai la sussistenza ha i magazzini vuoti, Se gli alleati non si decidono a rifornirci, tra poco non sarà più possibile tenere assime questa parodia di reparti». Gli alleati però, come non avevano dato una mano in Albania (dove sarebbero bastate poche navi e qualche deciso intervento aereo per risolvere importanti situazioni) così non venivano incontro nemmeno qui. Eugenio Corti, Il cavallo rosso. Edizioni Ares, 36ma edizione, 1983

Il direttore del Cipriani, impeccabile come un ambasciatore, ricevette Sara con un perfetto baciamano. Nantas Salvalaggio, Il salotto rosso. Mondadori, 1982.

Si sappia che le menti scadenti sono la regola, le buone l’eccezione, le eminenti rarissime e il genio un miracolo. Arthur Schopenhauer, filosofo.

Nella sfortuna è più facile che ti soccorra un nemico che un amico. Roberto Gervaso.