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 2021  gennaio 15 Venerdì calendario

Atp Finals di Torino, già 40 mila biglietti venduti

Bisogna immaginarsi Torino come un unico grande campo da tennis. Così saranno le Nitto Atp Finals: un evento diffuso e aperto in una città che per l’occasione si aprirà al mondo.I presupposti per un grande successo sono tangibili. A poco più di un mese dall’apertura del sistema di ticketing sono già stati venduti oltre 40 mila biglietti sui potenziali 180 mila disponibili. L’impatto della manifestazione sul territorio sarà mostruoso, capace di generare ricadute stimabili in 120 -150 milioni l’anno dal 2021 al 2025. Un palcoscenico immenso, anche a livello di copertura mediatica. Basti pensare che in tv il torneo sarà visibile in 175 Paesi per un’audience potenziale di 95 milioni di telespettatori.«Guardando alla risposta degli sponsor e al successo commerciale siamo sicuri che l’evento ci darà grandi soddisfazioni», gongola il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, durante la presentazione al grattacielo di Intesa Sanpaolo. Al suo fianco la sindaca Chiara Appendino, considerata la principale artefice dell’assegnazione delle Finals. «È stato come scalare l’Everest e noi siamo stati gli “sherpa” della sindaca, che non ha mai mollato la presa nemmeno quando sembrava impossibile trovare le coperture finanziarie. Anche per questo ci auguriamo il maggior ritorno possibile per il territorio. Io non conoscevo bene Torino, me l’avevano descritta come una città morta: non avevano capito nulla. Le Finals rappresentano il più grosso errore di valutazione che ho commesso in vent’anni di presidenza: e ora sono contento di poterlo dire».Lei, la prima cittadina, non fa niente per nascondere il suo orgoglio: «Dimostreremo al mondo che Torino è capace di grandi cose, abbiamo il dovere di organizzare un evento perfetto». Secondo Andrea Gaudenzi, primo presidente non anglosassone di Atp, «nonostante in lizza ci fossero altre grandi realtà abbiamo dato fiducia a Torino per la passione e l’entusiasmo dimostrati».La risposta dei principali stakeholder del territorio è stata compatta: banche e imprese da subito hanno appoggiato il sogno di trasformare la città nella capitale mondiale del tennis. In prima fila, in qualità di host partner, c’è Intesa Sanpaolo. «Siamo una grande banca ma soprattutto siamo una realtà torinese e piemontese – ha dichiarato il presidente Gian Maria Gros Pietro – e per questo partecipiamo a quella che sarà una vetrina internazionale straordinaria». Concetti ripresi da Marco Lavazza, vice presidente del gruppo che sarà sponsor delle Atp: «Sarà un’esperienza degna della grandezza di Torino e del Paese».L’intento, dunque, sarà mettere in piedi un evento inclusivo, capace di espandersi ben oltre l’«Atp Park» che sorgerà nei pressi del Pala Alpitour. La cordata incaricata del masterplan, guidata dalla Awe International Group assieme allo studio di architettura di Benedetto Camerana, sta lavorando per portare la manifestazione anche nel cuore della città. L’intento è riproporre un modello simile a quelle delle Olimpiadi del 2006 con strutture temporanee costruite ad hoc. Tante le location possibili. Tra le ipotesi c’è quella di servirsi del Teatro Regio per la cerimonia inaugurale, il circolo Esperia come luogo destinato agli sponsor, ma anche l’utilizzo di spazi poco sfruttati come quelli dell’ex sede della borsa Valori di via San Francesco da Paola. —