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 2021  gennaio 15 Venerdì calendario

Armie Hammer accusato di cannibalismo

Una tempesta sul web, accuse di cannibalismo, un’ex moglie che ci mette il carico da 11, un lavoro perso e il dilemma di sempre: è tutto vero o si tratta della solita, incontrollabile deriva social in cui realtà e finzione, informazione e fake news rischiano di confondersi? Al centro del caso che sta incendiando il mondo del cinema è l’attore americano Armie Hammer, 34 anni, occhi azzurri e capelli biondi, lanciato dal film-Oscar di Luca Guadagnino Chiamami con il tuo nome in cui interpretava il seducente prof che fa innamorare il giovane Timothée Chalamet. 
I MESSAGGI CHOCScritturato come protagonista maschile della commedia romantica Shotgun Wedding accanto a Jennifer Lopez, Armie ha rinunciato al ruolo dopo che gli sono state attribuite delle chat-choc su Instagram: «Sono al 100 per cento cannibale, voglio mangiarti e bere il tuo sangue», avrebbe scritto l’attore ad una donna, «fa paura ammetterlo. Non l’ho mai ammesso prima. Ho estratto il cuore di un animale ancora vivo, una volta, e l’ho mangiato mentre era ancora caldo. Sono così eccitato al pensiero di tenere il tuo cuore e controllare quando batte». Hammer come Hannibal Lecter? Non c’è nessuna certezza che a postare quelle frasi sconvolgenti, sia pure partite dal suo profilo social e accompagnate da grafici di atti sessuali cannibalistici, sia stato proprio l’attore. Del resto lui nega tutto parlando di «attacchi viziosi e falsi contro di me», insomma «stronzate» a cui non vorrebbe ribattere. Ma, alla luce della tempesta mediatica che si è scatenata dividendo il web tra innocentisti e colpevolisti, «non posso lasciare i miei figli per quattro mesi, in buona coscienza, per girare un film nella Repubblica Dominicana», ha dichiarato, aggiungendo di essere grato alla produzione Lionsgate «che mi sta supportando». E che si è espressa ufficialmente: «L’inizio delle riprese è imminente e Armie ha chiesto di non partecipare al film, noi lo sosteniamo nella sua decisione». 
È partita quindi la caccia al suo sostituto. A rendere il caso ancora più incandescente sarebbe l’ex moglie di Hammer, Elizabeth Chambers: avrebbe dichiarato agli intimi di essere «sotto choc e disgustata», incline a credere al presunto cannibalismo dell’attore da cui si è separata lo scorso luglio dopo 10 anni di matrimonio e due figli. E, secondo gli stessi intimi, si augurerebbe ora che l’uomo «venisse ostacolato». Senza contare che nelle ultime ore si sarebbero fatte avanti altre donne, rimaste anonime, che accusano Armie di aver mandato loro messaggi dal contenuto scabroso esplicito. La scrittrice Jessica Ciencin Henriquez, fotografata con lui tre mesi fa, aggiunge: «Se vi state ancora chiedendo se quei post di Armie siano reali o meno (e lo sono) forse dovreste iniziare a chiedervi perché viviamo in una cultura disposta a dare agli abusatori il beneficio del dubbio invece che alle vittime».
Non è la prima volta che il protagonista di Chiamami con il tuo nome, film per cui ha ricevuto la nomination al Golden Globe, finisce nel mirino: nel 2017 fecero scalpore i like da lui postati sotto alcuni tweet inneggianti a pratiche sessuali estreme come il bondage. 
I COMMENTI
E ora deflagra l’accusa di cannibalismo. Guadagnino, che ha proiettato l’attore nello star system, non intende commentare. E Fabio Resinaro, il regista che in coppia con Fabio Guaglione nel 2016 ha diretto Hammer nel film Mine, molto apprezzato dalla critica internazionale, pur non entrando nel merito delle accuse, dice: «L’Armie che ho conosciuto io è un attore di grande talento che ha accettato con entusiasmo il nostro progetto, sebbene a basso budget, e si è reso ultra-disponibile: la sera aiutava gli elettricisti a caricare i camion». In questo momento Hammer è in tantissimi film. Sono inoltre in cantiere una serie tv e il sequel del film di Guadagnino. Ma alla luce dello scandalo, fondato o gonfiato che sia, il futuro dell’attore appare quanto mai incerto. 
Gloria Satta