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 2021  gennaio 12 Martedì calendario

Intervista a Greta Ferro

Molisana come la pasta che produce suo papà, bocconiana per la mamma economista aziendale, ma grazie a una nonna creativa con cui allestiva spettacoli casalinghi e ai corsi serali alla Scuola teatrale Paolo Grassi di fronte all’università a Milano, Greta Ferro, 25 anni, è la stella nascente dello show business italiano.Esordisce come modella, notata da talent scout alla fermata del tram e durante un corto per Armani lo stilista cosa le dice?«Mi uccideranno, ma lo devo raccontare: mi chiede in francese se io sia una “mannequin”, non afferro e lo ringrazio, così lui traduce in indossatrice, ci conosciamo e mi sceglie come volto di Armani beauty».Cos’ha imparato da lui?«Oltre alla collaborazione con una personalità rara, confermatasi durante il lockdown quando ha agito prima di tutti per il bene collettivo, sono stata invitata alla Mostra del cinema di Venezia e dopo il corto mi hanno scelto come protagonista della serie Made in Italy da domani in prima tv su Canale 5».Quando si è vista in gigantografia sul muro di Brera dedicato alla pubblicità di Armani cosa ha pensato?«Che ero felice, perché era il risultato di un grande impegno. Vivendo quello che faccio con positività, senza negare certi momenti di buio, mi sono sentita soddisfatta».Armani è uno degli stilisti che scopre in «Made in Italy», dove interpreta Irene, giornalista di moda che ama conoscere i personaggi per raccontarli. Quanto le somiglia?«Il coach Michele Bottini mi ha insegnato che un attore può scegliere cosa dare di sé al personaggio. Curiosità, spontaneità e positività mi accomunano ad Irene, che è una ragazza degli Anni 70, ma come me viene dal Sud e si trova in un mondo nuovo che le trasforma la vita».Il suo personaggio si ispira all’ex direttrice di Vogue Franca Sozzani, mentre Margherita Buy alla giornalista Adriana Mulassano. Come si è trovata al suo fianco?«È un’attrice incredibile ed è stata per me una grande scuola. Il consiglio che ricordo con affetto è di lasciare i pensieri a casa quando si va sul set».Poi ha girato il film «Weekend» per Amazon Prime con un cast di coetanei?«Un thriller italiano ambientato in Calabria che doveva uscire al cinema, ma sta avendo successo in streaming richiamando un pubblico non solo giovanile. Lì sono Marina, una studentessa che va a una festa con le amiche e poi… non posso svelarlo, ma è un personaggio attuale che vive la vita con libertà senza libertinismo».Ed è appena apparsa su Rai 1 nel film sulla fondatrice dei Focolari Chiara Lubich, al fianco di Cristiana Capotondi.«Cristiana è stata molto materna e un punto di riferimento per il cast tutto al femminile. Abbiamo girato d’estate a Trento con i vestiti invernali: un caldo indimenticabile! Io ero Graziella De Luca, un personaggio realmente esistito, ex modella, attrice, cestista, molto attiva e dunque adatta a me».Meglio tutte ragazze o con i ragazzi sul set?«Non esprimo preferenze, non amo le generalizzazioni e non sono tra chi pensa che tra donne non si possa collaborare. Vado d’accordo quasi con tutti e mi piace conoscere le persone evitando di giudicarle. Mi ispira mia nonna Betta, donna indipendente e colta, che mi addormentava con l’Odissea, mi ha insegnato ad amare i viaggi e mi chiedeva tre elementi con cui comporre una storia per allenare la fantasia».Non male tutto il suo lavoro durante la pandemia, no?«So di essere fortunata, ma anche per gli artisti è un momento complesso per le chiusure di cinema, teatro e mostre. Un attore vive di stimoli e quando vengono meno non ne è indenne. Prima mi sono intristita, poi ho capito che la tristezza fa parte della vita e ho riempito le giornate con creatività».Con tutte le esperienze che ha fatto si sente parte della sua generazione?«Ho amici che hanno fatto molte più esperienze di me e l’unica differenza che noto è che quando si inizia a lavorare, si assumono responsabilità e si cresce velocemente».E i gatti?«Olivia e Oreste sono i miei pelosi puzzoni. Un regalo di compleanno da me a me medesima. Sono cresciuta in campagna e amo gli animali».In futuro si vede più modella, attrice, imprenditrice o nasconde un sogno nel cassetto?«Il sogno lo sto vivendo e portando avanti in parallelo nella moda e nel cinema. Vorrei rimanere nel mondo dell’arte, perché mi rende felice, ma penso di avere dei geni imprenditoriali per cui non mi precludo nulla. Alla Bocconi ho creato con dei compagni una app per aiutare gli anziani soli e sto pensando come svilupparla». —