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 2021  gennaio 12 Martedì calendario

Twitter mette sugli attenti chi va sul profilo di Libero: «Attività sospette»

Il profilo Twitter del quotidiano Libero è stato limitato ieri sera. Per accedere la piattaforma chiede agli utenti il loro esplicito assenso: «L’avviso qui presente ti viene mostrato poiché l’account in questione ha eseguito delle attività sospette. Vuoi davvero proseguire?». I responsabili di Twitter non spiegano quali siano le «attività sospette» che li hanno spinti a mettere in guardia gli utenti. E in fondo è proprio questo il punto dirimente che fa discutere. Perché i responsabili della piattaforma non sono affatto tenuti a spiegare i motivi della loro decisione. Quella di Jack Dorsey è una società privata che può decidere a piacimento chi censurare e chi no, senza dare alcuna spiegazione. L’errore è stato quello di attribuire a Twitter il ruolo di piazza pubblica in cui ciascuno ha il diritto di esprimersi, mentre in realtà si tratta di un luogo privato in cui il padrone di casa può impedire a qualcuno di rimanerci senza alcuna possibilità di contraddittorio. Non è tollerabile che ci sia un grande fratello in grado di avvisarci della pericolosità o meno di un punto di vista. La pagina Twitter di un giornale non può essere trattata come un sito porno che chiede ai visitatori se sono maggiorenni. Conta poco se si è d’accordo o meno con le tesi di Feltri. Il sopruso riguarda tutti. Vale l’aneddoto del pastore Niemoeller: «Prima vennero a prendere gli zingari e io fui contento perché rubacchiavano..»