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 2021  gennaio 11 Lunedì calendario

I cattolici di destra in difesa dell’amato Donald

Lo sciamano fascio-vichingo Jake Angeli? “Un provocatore infiltrato degli Antifa”, la fatidica rete antifascista internazionale. I manifestanti di Capitol Hill? “Una folla grande, più che altro famiglie intere, gente normale, molti cinesi americani terrorizzati da quello che è successo in Cina, cattolici, protestanti, ebrei ortodossi”, come riferito da un accademico presente, John Rao, a Riccardo Cascioli della Nuova Bussola Quotidiana.
Per i clericali di destra italiani, Donald Trump è da sempre il condottiero del Bene contro le Tenebre progressiste che vogliono instaurare con l’aiuto dell’Anticristo Bergoglio il culto infernale di matrimoni gay, eutanasia senza limiti, uteri in affitto e così via. In due parole, il Great Reset. Ed è per questo che dopo l’assalto a Capitol Hill, nel giorno dell’Epifania, siti e quotidiani del network cattolico antibergogliano si sono votati con amorevole dedizione a smontare l’evidenza dei fatti che domina “in modo vergognoso” sui media mainstream, ovviamente proni al Nuovo Ordine Mondiale.
Scrive Marco Tosatti, un tempo autorevole vaticanista e oggi “portavoce” del monsignor macchietta Carlo Mario Viganò sul sito Stilum Curiae: “I media mainstream hanno ingoiato (…) la balla di Trump golpista, attribuendogli la responsabilità dell’assalto”. Da Radio Maria a Corrispondenza Romana dilagano poi le testimonianze di alcuni manifestanti che hanno visto negli Antifa infiltrati gli autori dell’assalto. E il citato Viganò approfitta del caos per rilanciare l’ultimo prodotto della teoria complottista sulle elezioni americani: in pratica, l’arcivescovo di Vatileaks 1 indica nei Servizi di casa nostra e in una nota azienda aerospaziale italiana, Leonardo, gli esecutori dei brogli elettorali a favore di Biden, con la manipolazione satellitare del software di gestione del voto statunitense. I mandanti? “Obama e Renzi”. Santi numi, viene da esclamare come in un fumetto.
La decostruzione clericale degli eventi del 6 gennaio è maniacale, riguarda ogni dettaglio di quelle singole ore. E tira in mezzo anche l’odiato movimento Black Lives Matter, equiparando le proteste per l’omicidio Floyd alle violenze contro le istituzioni americane. Ecco Aldo Maria Valli, ex vaticanista della Rai oggi antibergogliano, rilanciato da molti siti farisei di destra. Sotto accusa c’è la sindaca di Washington, Muriel Bowser: “Ma si è complottisti se si afferma che la signora Bowser, del Partito democratico, attiva sostenitrice del movimento Black Lives Matter, probabilmente non è troppo dispiaciuta del fatto che sedicenti trumpiani abbiano dato una così pessima prova assaltando il Campidoglio?”. Proprio così: “Sedicenti trumpiani”.
Ma il funesto congedo di Trump è un colpo soprattutto per i vescovi conservatori statunitensi schierati con lui ma costretti a condannare l’attacco. A cominciare dal presidente della conferenza episcopale José Horacio Gómez, arcivescovo di Los Angeles, lo stesso che settimane fa ha annunciato il varo di una commissione per decidere se dare o meno la comunione al nuovo presidente cattolico Joe Biden, favorevole all’aborto.